Gli organizzatori puntano a superare quota 150 mila visitatori. Il capoluogo piemontese dopo il successo dell'Eurovision conferma il suo grande rilancio

“Leggere è un risorsa per la società, rende liberi. Lo scambio di conoscenze crea ponti”. Il Salone del libro “più bello e grande di sempre” – stando alle parole degli organizzatori – si apre con il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le code all’ingresso fin dal mattino, la presenza di tanti ragazzi e studenti, la voglia di immergersi dentro il mondo dei libri testimonia la vitalità della rassegna torinese, che punta a superare 150mila visitatori della passata edizione. All’inaugurazione, che ha preceduto la lectio magistralis di Amitav Ghosh, hanno partecipato anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e quello della Cultura Dario Franceschini, oltre che il sottosegretario per gli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale Benedetto Della Vedova. “Oggi ancor più di un tempo saper leggere e scrivere vuol dire essere liberi – ha evidenziato Bianchi – Ho ritrovato in tutto il paese una grandissima voglia di ritornare a raccontarsi e a ragionare insieme”. Pensiero condiviso anche da Franceschini, che sottolinea il momento “molto importante per l’editoria” e ribadisce l’impegno del Governo Italiano per la ricostruzione del teatro di Mariupol. “Mi aspetto una grande crescita, stiamo completando il percorso, come ci eravamo impegnati a fare, per la legge del libro che sosterrà tutta la filiera – ha proseguito – La cultura è l’antidoto principale contro gli odi e le guerre. I libri aiutano a questo”.

I 110 metri quadri di spazi interni ed esterni della XXXIV edizione del Salone del Libro dal titolo ‘Cuori Selvaggi’ ospitano 983 editori divisi in 542 stand. Curiosità per la Casa della Pace, luogo di racconto per le associazioni ed enti impegnati per fronteggiare l’emergenza Ucraina, e il Bosco degli scrittori, un’area che ospiterà eventi legati alla sostenibilità che presenta mille piante che verranno poi ripiantate al termine del Salone. La mascherina è consigliata all’interno dei padiglioni, obbligatoria all’interno delle sale che ospitano eventi e incontri. “E’ il Salone più grande e più bello di sempre – racconta con entusiasmo il direttore della kermesse Nicola Lagioia – Torino si candida a capitale mondiale della cultura. Qui si parlerà di pace e del nostro mondo, così come della violenza mafiosa in occasione della ricorrenza dei 30 anni delle stragi di mafia”.

Il Salone del Torino torna infatti in un maggio ricco di eventi per il capoluogo piemontese, reduce dal successo di Eurovision e pronto a ospitare i 46 ministri degli Esteri per il Consiglio d’Europa di venerdì, un summit delicato in virtù della situazione in Ucraina. Senza dimenticare il Festival dell’Economia in calendario dal 31 maggio al 4 giugno e due eventi sportivi previsti sabato come la finale di Champions League femminile e l’arrivo di tappa del Giro d’Italia. “E’ un momento d’oro per la città – ha ammesso il sindaco Stefano Lo Russo – E’ una stagione di rilancio, con Eurovision abbiamo spinto in avanti Torino. E siamo davvero onorati di poter ospitare un evento internazionale come il Consiglio d’Europa in un momento così difficile per l’Europa”. “Avere il Consiglio d’Europa è motivo di grandissimo orgoglio – gli fa eco il governatore del Piemonte Alberto Cirio – Per me poi è anche importante dimostrare a pochi giorni da Eurovision che Torino e il Piemonte sono la cornice ideale per divertirsi ma anche per fare le cose serie”.

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