Scene di vita quotidiana, paesaggi campestri e ritratti di famiglia. In tutto 448 documenti, realizzati a partire dal 1878, anno in cui il celebre scrittore iniziò ad immortalare i suoi primi soggetti

Scene di vita quotidiana, paesaggi campestri e ritratti di famiglia. Sono questi i temi delle foto di Giovanni Verga le cui lastre originali verranno acquistate dalla Regione Siciliana. In tutto 448 documenti fotografici, realizzati a partire dal 1878, anno in cui il celebre scrittore siciliano iniziò ad immortalare i suoi primi soggetti. Le foto vendute in un’asta a Torino, qualche giorno fa, adesso sono state oggetto di un provvedimento della giunta regionale che ha deliberato di esercitare il diritto di prelazione autorizzando la spesa di 225 mila euro per l’acquisto delle fotografie che entreranno a far parte del patrimonio documentario pubblico legato alla memoria del grande scrittore, di cui quest’anno ricorre anche il centenario dalla morte. La raccolta, dichiarata d’interesse artistico e storico particolarmente importante dall’assessorato dei Beni culturali nel 2018, è stata messa all’asta e acquistata da una fondazione privata. L’acquisizione da parte della Regione permetterà di arricchire il patrimonio legato all’eredità di Verga, del quale a Catania esiste la Casa museo dichiarata, sin dal 1940, monumento nazionale.

“Noi abbiamo sempre richiamato l’attenzione affinché queste foto venissero tutelate nel migliore dei modi possibili – spiega Gabriella Alfieri, presidente della Fondazione Verga – apprezziamo moltissimo il gesto della Regione Siciliana che vede l’acquisizione delle opere”. Tra gli scatti compaiono anche ritratti dei soggetti legati alla vita quotidiana dello scrittore “ad esempio – prosegue la presidente della Fondazione che porta il nome dello scrittore – c’è un ritratto di una delle zie di Verga, a cui lui doveva essere molto affezionato, poi compaiono anche i cognati e i nipotini. Nelle foto però sono raffigurati anche alcuni contadini della tenuta Tebidi, che si trova vicino Vizzini, in provincia di Catania, dove Verga ambientò la novella di Jeli il pastore”. Nello specifico si tratta di 327 lastre alla gelatina bromuro d’argento e 121 pellicole al nitrato di cellulosa che, in seguito all’espletamento delle procedure di acquisizione da parte della Regione Siciliana, verranno catalogate da esperti i quali ne valuteranno anche i dovuti interventi di restauro. “Andranno certamente restaurate, occorrerà infatti un ulteriore finanziamento per gli interventi- spiega Donatella Aprile, sovrintendente dei Beni Culturali di Catania – ancora non sappiamo la destinazione esatta delle foto. Sappiamo però che verranno depositate presso la sovrintendenza di Catania. Penseremo ad iniziative culturali per condividerle con il pubblico. Una bella idea potrebbe essere anche quella di esporle presso la Casa museo di Verga”.

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