In Italia il Geological Day Coste, cinque giorni di sopralluoghi ed eventi escursionistici

In Italia, sono ben 646 comuni che hanno tratti di costa marina, una superficie nazionale pari a 43.000 kmq, pari al 14% dell’intero territorio nazionale. In questo territorio si registra il maggior peso demografico dell’intero bacino del Mediterraneo. Il Geological Day Coste prevede cinque giorni di eventi rivolti a tutti, a turisti e scuole in particolare. Una importante attività di monitoraggio lungo le coste italiane per documentarne lo stato di salute: “Saremo sulle spiagge della Puglia, a Barletta, sulla Litoranea di Ponente, nella zona Jova Beach e anche sulla Litoranea di Ariscianne –spiega il geologo Antonello Fiore, Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale – In Sicilia invece andremo a Capo Peloro, a Messina, in Calabria al Porto Turistico di Cetraro a Cosenza, nel Lazio andremo a Ladispoli dove vedremo come sia curata la spiaggia lungo la Riserva Naturale Palude di Torre Flavia ma il come, allo stesso tempo come ci sia una situazione diversa all’esterno della Riserva e vedremo anche le opere di ripascimento che sono state fatte sulla spiaggia”.

L’iniziativa servirà a documentare lo stato degli ambienti naturali più significativi, dove ancora è possibile trovare dei riferimenti utili per cogliere i cambiamenti avvenuti e le potenzialità di recupero. L’obiettivo è diffondere e favorire la comprensione del ruolo della spiaggia come ambiente naturale e di sviluppo sostenibile di attività economiche e turistiche al fine di promuovere iniziative di tutela e valorizzazione del territorio, per una pianificazione partecipativa, anche alla luce delle recenti proposte di Legge per la gestione delle aree demaniali. Attività di monitoraggio sul campo con geologi, ingegneri forestali ed esperti del settore: il Geological Day Coste. Cinque giornate di escursioni anche lungo i sentieri di campagna confinanti con ambienti marini e i versanti di montagne che guardano al mare. Il litorale è stato definito come “il territorio, che segna il confine fra la terra e il mare, e un luogo di compromesso e di conflitto in continua evoluzione”.

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