In delirio i 120mila della Trentino music arena trascianti dall'eterno ribelle di Zocca

Il Blasco è tornato. E lo ha fatto alla grande, trascinando i 120mila in delirio della Trentino music arena in un viaggio di 2 ore e mezza di rock “contro la guerra perché dove c’è la musica non c’è spazio per la guerra”, urla Vasco Rossi divorando il palco. “Finalmente insieme, finalmente. Vivi, sani e lucidi”, dice il Kom mimando l’abbraccio collettivo che in un attimo spazza via due anni di Covid. Settant’anni compiuti a febbraio e la prolungata assenza dai live avrebbero potuto lasciare strascichi. “E invece Vasco è pazzescamente in forma”, puntualizza Roberto De Luca, patron di Live Nation, la società che ha organizzato il tour della rinascita: 11 date in 50 giorni, già sold out.

L’eterno ‘ribelle’ di Zocca apre con l’emozione e la rabbia dell’XI comandamento, in un crescendo di musica e giochi di luci che infiamma ancora di più il popolo del rocker emiliano. E’ un’onda di telefonini puntati dritti sul palco alto come 9 palazzi, di fans che si ritrovano a celebrare 45 anni di successi destinati a continuare a fare la storia della musica italiana. Ma è quando Vasco attacca ‘Senza parole’, quinta colonna sonora di una scaletta di 29 brani, che il concerto prenda un’altra piega sancendo di fatto il matrimonio tra un passato che rimanda al presente e lascia intravedere nuovi arrangiamenti impreziositi dal debutto in band del trio di fiati. Brividi. Con l’amore a fare da protagonista della seconda parte di un live potente e generoso di effetti speciali in bianco e nero. Spara sopra Trento tutta la sua energia, il Komandante: 750mila watt di potenza, di voglia di vivere e continuare a stupire.

Lo fa quando è la volta di ‘Siamo qui’: Vasco regala al pubblico un’interpretazione che lascia trapelare un attimo di emozione in più. Valore aggiunto che l’artista, grazie al magico transfer della sua musica, fa arrivare anche allo spettatore più lontano, a 430 metri dal palco. “Dopo 2 anni interi di vita sospesa e a emozioni zero, finalmente si torna fare concerti”, ha detto Vasco. “Finalmente torniamo a divertirci, a sognare e ballare, ad assembrarci e… accoppiarci”: la legge del Blasco contagia e spalanca le porte all’ultima parte del concerto. ‘Toffee’ con tanto di suggestivo assolo di sax, ‘Sally’ che proietta sui maxi schermi le immagini di cinque donne di altrettante nazionalità, ‘Siamo solo noi’, ‘Vita spericolata’. Siamo ai fuochi d’artificio finali che riavvolgono il nastro fino ad ‘Albachiara’. I 1.500 corpi illuminanti impazziscono, ruotano e vanno dritti sul pubblico. Ultimo atto del ritorno della musica dal vivo.

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