Autore di molti brani di successo, è stato anche appassionato ricercatore nel campo della musica tradizionale genovese. Aveva collaborato a lungo con Fabrizio De André ed era stato autore per altri artisti: da Mina a Ornella Vanoni ad Anna Oxa

Addio a Vittorio De Scalzi fondatore dei New Trolls, band musicale di rock progressivo, attiva dal 1967 al 1997. Aveva 72 anni. All’interno del gruppo De Scalzi è stato autore di molti brani di successo, tra cui Visioni, Una miniera e Quella carezza della sera. De Scalzi è stato anche appassionato ricercatore nel campo della musica tradizionale genovese. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compose i brani del primo album dei New Trolls, il concept album Senza orario senza bandiera.

Verso la metà degli anni Sessanta, intraprese la sua avventura musicale fondando insieme al pianista e tastierista Pino Scarpettini i Trolls, quintetto genovese che aveva tra le fila anche Ugo Guido al basso, Giulio Menin alla batteria e Piero Darini alla chitarra.

Pochi anni dopo terminò l’esperienza di Pino Scarpettini col gruppo, la cui storia continuò come New Trolls con Vittorio De Scalzi (voce e chitarra), Nico Di Palo (voce e chitarra), Giorgio D’Adamo (basso), Mauro Chiarugi (tastiere) e Gianni Belleno (batteria e cori). Dopo gli iniziali spettacoli nei locali della città, arrivò la notorietà che lo portò a essere ingaggiato come gruppo di apertura dei concerti italiani dei Rolling Stones.
A Spettakolo.it De Scalzi ha raccontato nel 2017 un aneddoto proprio sulla storica band : “In occasione del concerto in apertura ai Rolling Stones, avevamo rubato i pantaloni a Mick Jagger. E io andavo in giro con questi pantaloni, vantandomene con i miei amici, anche se loro non ci credevano. La cosa assurda è che li utilizzavo proprio come dei pantaloni e non come un cimelio, difatti non so più dove sono finiti!”.

Il gruppo dei New Trolls debuttò discograficamente nel 1967 con il 45 giri ‘Sensazioni/Prima c’era luce’.

Nella loro carriera i New Trolls parteciparono a varie edizioni del Festival di Sanremo e tra il 1968 e il 1996 pubblicarono una dozzina di album in studio, tra cui uno dei dischi ritenuti un fondamentale del progressive italiano, “Concerto grosso per i New Trolls” del 1971.

De Scalzi è stato poi autore per altri artisti: per Mina, per Ornella Vanoni, per Anna Oxa. E – come riferisce il sito web Genovaquotidiana – era stato colpito da fibrosi polmonare un mese dopo essere guarito dal Covid.

Negli ultimi tempi nonostante i suoi problemi di salute, ha collaborato con Nico Di Paolo al disco “Due di noi” (2018) e con i Renanera a “Vento di terra, vento di mare”.

Il profilo Facebook dell’artista ha annunciato la scomparsa del musicista con un post: “Vittorio De Scalzi ci ha lasciato, ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l’amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato. Continuate a cantare a squarciagola ” quella carezza della sera”…lui vi ascolterà”.

Nemmeno una settimana fa De Scalzi sulla sua pagina Fb aveva ricordato gli amici della sua carriera artistica: “Un ritaglio di giornale che mi ritrae insieme con Don Lurio, con il nostro grande Sergio Bardotti e con Ornella Vanoni . L’anno è il 1977, anno del tour e della collaborazione con Ornella per il doppio album Io dentro. Io fuori. Don Lurio era il coreografo del tour teatrale”.

De Scalzi sempre sul social il 15 luglio scorso aveva raccontato così la sua ultima esibizione, con parole commoventi: “Ieri all’Auditorium Franco Alfano tra palco e platea si è creata un’atmosfera magica. Uno scambio di musica – grande musica! – ed emozioni”.

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