Weekend da 'bollino rosso' che venerdì, sabato e domenica attende il picco di turisti in partenza verso le mete vacanziere. I livelli del 2022 stanno per eguagliare l'anno record del 2019

 Boom di viaggiatori nei porti italiani all’alba del weekend da ‘bollino rosso’ che venerdì, sabato e domenica attende il picco di turisti in partenza verso le mete vacanziere. I livelli del 2022 stanno per eguagliare l’anno record del 2019. A Genova sui 3 giorni transiteranno in imbarco o sbarco 60.800 persone sui traghetti (contro le 57mila del 2019) per un totale di 22.520 automobili o veicoli. A fornire i dati a LaPresse è Edoardo Monzani, il presidente di Stazioni Marittime spa, la società che gestisce i terminal traghetti nel porto del capoluogo ligure. Ai numeri dei passeggeri sui traghetti si aggiungono anche 15.800 persone che transiteranno con le crociere. Al contrario di quanto potrebbe avvenire con le compagnie aeree, soprattutto estere, nei porti però non ci sarà alcun problema di gestione dei picchi, afferma Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che ha competenza sugli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli.

 “I porti hanno sempre lavorato e non ci sono state quelle masse di licenziamenti che abbiamo visto nelle compagnie aeree in Europa. Anche i traghetti hanno continuato a funzionare con il trasporto merci e ormai esistono navi ibride passeggeri-tir che hanno permesso a intere flotte di restare in funzione anche nei momenti più duri”. Il numero uno del sistema portuale pugliese offre le cifre del primo semestre 2022: oltre 11mila passeggeri al giorno che transitano dal porto di Bari per imbarcarsi. Più di 400mila persone nei primi 2 scali portuali nel tacco dello Stivale, Bari e Brindisi. Destinazione Grecia con una “vera e propria impennata – annuncia Ugo Patroni Griffi – ma anche nelle restanti aree balcaniche che in passato avevano sofferto, anche prima del Covid, come Croazia e Montenegro”. L’Albania un discorso a sé stante. Con le rotte calcate da “famiglie e frontalieri”.

 Chi festeggia e punta ad eguagliare i numeri di 3 anni fa è l’autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Le cifre attuali parlano di oltre mezzo milione di passeggeri che sono approdati nei porti della Sardegna dall’1 al 28 luglio 2022 e il dato, con ancora 3 giorni davanti, potrebbe superare l’ultimo luglio senza il Covid. Entro fine anno ci si attende quasi 5 milioni di passeggeri via nave. Le stime del primo weekend di agosto sono premature e si faranno la settimana prossima ma intanto le statistiche aggiornate a 24 ore fa parlano chiaro: a Olbia sono già arrivate 322mila persone contro le 340mila del 2019 e mancano altre 72-96 ore. Golfo Aranci è sopra il pre-Covid con 66mila passeggeri sbarcati contro i 62mila di tre anni fa. A Porto Torres, dove scalano in larga parte i turisti diretti nel Sassarese e nell’Oristanese oltre che ad Alghero, già 121mila persone sono arrivate nell’ultimo mese contro le 130mila del pre-pandemia. Chi ha sofferto invece è Cagliari (14mila vs 26mila) ma sia per ragioni tradizionali che ne fanno lo scalo turistico meno battuto dell’isola sia per alcune decisioni che hanno portato le compagnie navali a lasciare il porto del capoluogo. Ora le attese sono per agosto (nel 2019 Olbia 398mila, Golfo Aranci 87mila, Porto Torres oltre 154mila e Cagliari 42mila). Trend in crescita e in alcuni casi in doppia cifra anche a Livorno e Piombino con destinazioni Isola d’Elba, Sardegna e Corsica. In settimana si vedrà se le previsioni saranno diventate realtà.

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