Tel Aviv: "Dire che Hitler era un ebreo è come dire che gli ebrei si sono suicidati". Enrico Letta: "La trasmissione di ieri sera su Retequattro e' un'onta insopportabile per l'Italia, ha fatto un danno a tutta Mediaset ed all'Italia intera

“La nazificazione esiste, i membri del Battaglione Azov hanno sulla loro uniforme o anche in tatuaggi sul corpo svastiche, simboli dei battaglioni nazisti, delle SS, apertamente leggono e sostengono il Mein Kampf. Quando dicono ‘che nazificazione può esserci se siamo ebrei?’ non significa nulla: secondo me anche Hitler aveva origini ebree. Da tempo ormai sentiamo il popolo saggio ebreo che dice che i maggiori antisemiti sono proprio ebrei”. Queste le parole di Sergey Lavrov che dagli schermi di Rete4 ieri sera è riuscito a sollevare una crisi nella crisi. 

 Il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid ha aspramente criticato le parole del ministro per il paragone tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad Adolf Hitler definendo i suoi commenti “imperdonabili, oltraggiosi e un errore storico”. Lapid ha aggiunto che Israele si aspetta scuse e che l’ambasciatore russo è convocato. “Dire che Hitler era un ebreo è come dire che gli ebrei si sono suicidati”, ha aggiunto Lapid citato dai media israeliani, “i nazisti perseguitarono gli ebrei, solo i nazisti erano nazisti, solo i nazisti intrapresero un annientamento sistematico del popolo ebraico”. A stretto giro la condanna del premier israeliano Naftali Bennett: “Lo scopo di tali bugie è incolpare gli ebrei stessi per i crimini più terribili della storia che sono stati commessi contro di loro, liberando così dalla responsabilità gli oppressori di Israele”. “False, deliranti e pericolose e degne di ogni condanna”: è stato il commento del direttore del museo israeliano dell’Olocausto Yad Vashem, Dani Dayan. Yad Vashem, secondo quanto riporta il Times of Israel, e altri gruppi che rappresentano i sopravvissuti avevano precedentemente condannato l’affermazione della Russia secondo cui l’Ucraina doveva essere “denazificata” in quanto “non basata su fatti, distorce e banalizza l’Olocausto, e lo deploriamo”.

 Da parte ucraina la reazione è affidata prima al consigliere del presidente ucraino Mykhailo Podolyak: “Le esplicite dichiarazioni antisemite dirette di Lavrov, le accuse agli ebrei della Seconda guerra mondiale e l’Olocausto sono la prova che la Russia è un successore dell’ideologia nazista. Cercando di riscrivere la storia, Mosca sta semplicemente cercando argomenti per giustificare gli omicidi di massa degli ucraini”. Così su Twitter Podolyak, che è anche principale negoziatpre nei round con la Russia. “La Russia valuta erroneamente il mondo e il suo posto in esso; la Russia accusa gli ebrei di provocare la guerra, ripensa la storia mondiale a favore del nazismo e del diritto all’omicidio ideologico; la Russia amplia l’arsenale militare senza trascurare le tecnologie del terrorismo e del genocidio”, aggiunge. Interviene poi il ministro degli esteri Kuleba: il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov “non ha potuto nascondere il radicato antisemitismo delle élite russe. I suoi commenti disgustosi sono offensivi per il presidente Zelensky, l’Ucraina, Israele e il popolo ebraico”. 

 Lavrov ma anche Mediaset che avrebbe prestato scena, antenna e microfono alla propaganda. Pioggia di critiche  su ‘Zona Bianca’ condotta da Luigi Brindisi da parte soprattutto di PD e Italia Viva, oltre che dalla Comunità ebraica. “‘Buon lavoro, Ministro Lavrov‘. L’abisso. Ma quel che è più grave è che la vicenda dello spot da propaganda di guerra anti-ucraina stia passando, con solo pochi scossoni. Siamo così pochi a pensare che non sia possibile, né accettabile? E che sia un’onta per l’Italia intera? #Retequattro”. Così su twitter il leader del Pd, Enrico Letta, che ha poi aggiunto “La trasmissione di ieri sera su Retequattro ” e’ un’onta insopportabile per l’Italia, ha fatto un danno a tutta Mediaset ed all’Italia intera”. “Da Lavrov un inaccettabile monologo negazionista della Shoah e dell’immane sofferenza del popolo ebraico. L’uso del peggior repertorio antisemita da parte del ministro russo non può non destare allarme né essere minimizzato, il tutto su Rete 4 e senza alcun contraddittorio. Pessima pagina”. Commenta Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera. 

 Ma parole di condanna arrivano anche dal centro destra e dalla stessa Forza Italia: “La propaganda russa, la disinformazione sono parte integrante della aggressione all’Ucraina, il soliloquio di Lavrov a Rete4 non è stato solo un grave errore ma un mancato rispetto della risoluzione del Parlamento europeo e delle relazioni del Copasir” scrive su Twitter Elio Vito, deputato forzista.

“Questi commenti perpetuano la narrativa oltraggiosa sulla ‘denazificazione’ dell’Ucraina, sono di fatto falsi, distorcono e banalizzano l’Olocausto, il genocidio di 6 milioni di ebrei. Qualsiasi tentativo di trasformare le vittime della Shoah in carnefici è inaccettabile”. Dice il vice presidente della Commissione europea, Margaritis Schinas. 

© Copyright Olycom - Riproduzione Riservata