Oltre metà dei casi si sono concentrati in Veneto ma l'ultimo bollettino rilasciato dall'Isituto superiore di sanità rispetto all'infezione da West Nile Virus - meglio nota come 'febbre del Nilo' - mette in allerta anche altri territori d'Italia

Ben oltre la metà dei casi sono concentrati in Veneto che è stata anche la prima regione a registrare vittime. Ma l’ultimo bollettino rilasciato dall’Isituto superiore di sanità rispetto all’infezione da West Nile Virus – meglio nota come ‘febbre del Nilo’ – mette in allerta anche altri territori d’Italia: nell’ultima settimana di sorveglianza sono più che raddoppiati i casi umani di infezione. Dall’inizio di giugno 2022 segnalati nella penisola 94 eventi confermati di infezione nell’essere umano (42 nell’ultimo bollettino). Di questi 55 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (33 in Veneto, 4 in Piemonte, 2 in Lombardia), 19 casi identificati in donatori di sangue (3 Lombardia, 11 Veneto, 4 Emilia-Romagna, 1 Piemonte), 19 casi di febbre (Lombardia, 16 Veneto, 1 Emilia-Romagna) e 1 caso sintomatico (1 Veneto). In totale 7 decessi notificati alle autorità competenti.

Non esiste per ora un vaccino (è allo studio) e la prevenzione sta nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare, il principale vettore della malattia, sebbene vi siano casi confermati molto più rari attraverso mezzi di infezione come trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. Gli accorgimenti suggeriti dall’Iss contro le punture vanno dall’uso di repellenti fino all’indossare abiti lunghi soprattutto all’alba e al tramonto, ma anche svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante e tenendo le piscine per i bambini in posizione verticale. Su quest’asse preventivo si muovono gli enti locali. L’assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia attua regolarmente interventi di disinfestazione per la prevenzione e il controllo delle zanzare nelle aree pubbliche. L’ultima decisione è stata quella di chiamare a raccolta la comunità lagunare per attuare le misure per la riduzione dei focolai di infestazione nelle zone private attraverso un’ordinanza valida fino al 31 ottobre 2022 e nella quale vengono passate in rassegna le azioni da adottare per contenere la diffusione delle zanzare.

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