Secondo i dati forniti dalla Miami Association of Realtors in calo anche le vendite a causa dell’incremento dei tassi di interesse, che rende i mutui meno convenienti ed accessibili

Dopo l’impressionante boom del mercato immobiliare della Florida negli ultimi due anni, nel mese di luglio si è rilevato un primo rallentamento, con un crollo di oltre il 50% nella contea di Miami-Dade. Secondo dati forniti dalla Miami Association of Realtors, seppure i prezzi degli immobili abbiano continuato a salire rispetto a luglio 2021, tra giugno e luglio di quest’anno si nota un primo declino. Anche le vendite sono diminuite, principalmente a causa dell’incremento dei tassi di interesse, che rende i mutui meno convenienti ed accessibili.

“Lo scorso inverno il mercato immobiliare della Florida ha visto sostanziali incrementi dei prezzi e una corsa all’acquisto senza precedenti”, spiega a LaPresse Vivian Sassi di Sasco Realty, “appena gli immobili venivano messi sul mercato, i proprietari ricevevano, nel giro di qualche ora, diverse offerte di acquisto in contanti e la competizione tra i potenziali compratori permetteva di vendere a prezzi superiori a quelli degli annunci. Ora il mercato immobiliare ha iniziato a raffreddarsi e le case restano più a lungo sul mercato. I prezzi e le vendite hanno iniziato a scendere. Ma non c’è da temere, non si tratta – a mio avviso – di un’altra bolla immobiliare: è solo una correzione di un mercato surriscaldato. Oggi i tassi di interesse più elevati limitano le scelte di chi vuole comprare immobili”.Negli Stati Uniti le vendite immobiliari sono diminuite per il sesto mese consecutivo. Nella contea di Miami-Dade sono stati registrati soltanto 2375 rogiti nel mercato residenziale: una diminuzione del 53% rispetto a luglio dello scorso anno.

Se le vendite di ville sono scese quest’anno del 27% e quelle di appartamenti del 39%, i prezzi medi delle ville sono saliti dell’11%, raggiungendo i 570mila dollari, mentre i prezzi medi di un appartamento in un condominio sono saliti a 380mila dollari, un incremento del 12%. Nella contea di Palm Beach le vendite di immobili sono diminuite del 33% rispetto al 2021 e il prezzo medio di una villa è aumentato del 20%, raggiungendo i 600mila dollari, mentre il prezzo di un appartamento è salito del 25%, raggiungendo i 290mila dollari.Google rivela che le ricerche di ‘housing crash’, crollo del mercato immobiliare, hanno toccato un picco nel mese di luglio. Cresce la paura. L’insicurezza non è totalmente ingiustificata: i prezzi hanno continuato a lievitare in tutto il paese negli ultimi due anni e da qualche mese il decremento della domanda dovuto all’aumento dei tassi di interesse ravviva la memoria del crollo del 2008. Secondo gli esperti il mercato immobiliare odierno è però differente da quello del 2008 e il crollo non sarà così marcato.

Secondo dati forniti dalla National Association of Realtors (NAR), il prezzo medio degli immobili è cresciuto del 45% dall’inizio della pandemia a marzo 2020. CoreLogic, compagnia che fornisce dati finanziari sul mercato immobiliare, prevede che i prezzi delle case continueranno a salire, ma l’incremento sarà più moderato: 6% a livello nazionale entro aprile 2023, 9,8% a Miami. I tassi d’interesse sui mutui continueranno ad aumentare, almeno nei prossimi mesi, e potrebbero arrivare al 6,5-7% e superare il 5% già a fine anno.La domanda di acquisto di immobili è scesa del 16% nel paese rispetto ai livelli dello scorso anno, il maggiore declino da aprile 2020. L’inventario, però, resta basso e inferiore alla domanda. “Come ogni anno in questo periodo il mercato ha rallentato, ma in questo caso è anche influenzato dall’aumento dei tassi e dalla diminuzione di inventario”, sottolinea a LaPresse Alessia Marelli di Redilco International Real Estate, “non parlerei di crash e di recessione, ma di rallentamento e stabilizzazione in un mercato che oserei definire più regolare, ma sempre con un occhio verso l’inflazione, che sarà un fattore determinante nei prossimi mesi”. E

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