La Commissione europea ha lanciato un piano che prevede l'inserimento tra i reati dell'Ue il tentativo di eludere le sanzioni

L’obiettivo è arrivare alla confisca dei beni degli oligarchi nell’Unione europea. E per farlo la Commissione europea ha lanciato un piano che prevede l’inserimento tra i reati dell’Ue il tentativo di eludere le sanzioni. La questione non è affatto semplice tanto che una task force dell’Esecutivo Ue ha provato a tirare fuori un piano a prova di legge ma che a detta di molti potrebbe incontrare non poche difficoltà. Finora i beni congelati degli oligarchi russi nel territorio europeo ammontano a 10 miliardi di euro. Risorse che costano anche ai rispettivi Stati in termini di mantenimento e che vorrebbero essere sottratte definitivamente e magari, in un secondo momento, destinarle alla ricostruzione dell’Ucraina, in una sorta di risarcimento simbolico. La proposta della Commissione vuole estendere anche il mandato degli uffici per il recupero dei beni per rintracciare e identificare rapidamente i beni di persone ed entità soggette a misure restrittive dell’Ue. E istituire uffici di gestione patrimoniale in tutti gli Stati per garantire che i beni congelati non perdano valore, consentendo la vendita di beni congelati che potrebbero facilmente deprezzarsi o essere costosi da mantenere.

Ma per privare dei suoi beni un oligarca russo serve che questi abbia commesso un reato. Per questo la Commissione rendere reati comuni il compimento di azioni o attività volte ad eludere, direttamente o indirettamente, le misure restrittive, anche occultando beni, il mancato congelamento dei fondi di una persona/entità designata o l’intraprendere scambi commerciali, come l’importazione o l’esportazione di merci soggette a divieti commerciali. “Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui suoi compari, gli aggressori dell’Ucraina. In primo luogo, vogliamo aggiungere le violazioni delle sanzioni dell’Ue all’elenco dei reati dell’Ue e farne un reato penale. Chi viola le sanzioni deve essere assicurato alla giustizia”, ha rimarcato in un tweet la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Uno dei problemi che si intende risolvere è la differenza di fattispecie tra i diversi paesi Ue. In 12 Stati membri, la violazione delle misure restrittive dell’Unione è solo un reato penale, in 13 la violazione delle misure restrittive dell’Unione può essere ascritto come un illecito amministrativo o un reato penale, in due solo come un illecito amministrativo. Il rischio è che l’oligarca, con le sue ingenti risorse, possa “fare shopping” tra i paesi Ue e recarsi dove gli conviene, fanno notare dalla Commissione. “Intendiamo estendere il modo in cui è possibile confiscare ancora prima che ci sia una sentenza, ad esempio se è impossibile arrivare a una sentenza, per prescrizione, contumacia, se è in malattia, se è deceduta o se ha l’immunità”, ha rivelato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson. “Oggi abbiamo un nuovo strumento per seguire i capi delle organizzazioni criminali internazionali”, ha aggiunto. E si tratta appunto non solo di colpire gli oligarchi russi ma anche gli altri esponenti del crimine internazionale, se è vero che “sono 139 miliardi i proventi criminali nell’Ue, di cui finora abbiamo congelato il 2% e confiscato l’1%”, come ha riferito il vicepresidente Margaritis Schinas.

Intanto sul fronte dell’energia si è insediata presso la direzione generale dell’Energia della Commissione europea la nuova task force chiamata a fornire supporto alla piattaforma energetica dell’Ue e attuare l’obiettivo REPowerEU di diversificazione dell’approvvigionamento. Avrà il compito di coordinare le misure volte a garantire l’approvvigionamento energetico per l’Ue, anche attraverso l’acquisto comune volontario di gasdotti, Gnl e idrogeno e contribuire a realizzare l’obiettivo di REPowerEu di ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi, consentendo agli Stati membri e ai paesi vicini di avere accesso a forniture di energia alternativa a prezzi accessibili nei prossimi anni.

© Copyright Olycom - Riproduzione Riservata