L'esercito ucraino nel sud del Paese aumenta gli sforzi per riprendere il controllo della regione occupata di Kherson, conquistata dalle forze di Vladimir Putin nelle prime battute della guerra

I missili russi tornano a colpire la zona di Kiev per la prima volta da settimane, mentre l’esercito ucraino nel sud del Paese aumenta gli sforzi per riprendere il controllo della regione occupata di Kherson, conquistata dalle forze di Vladimir Putin nelle prime battute della guerra. Secondo gli ucraini, si tratta di una vendetta del Cremlino per la loro resistenza. Ma Kiev non è l’unica zona attaccata dai russi giovedì: è stata presa di mira, sempre nel nord, la regione di Chernihiv, che non veniva colpita da settimane, un attacco che secondo il governatore Vyacheslav Chaus sarebbe partito dal territorio della Bielorussia. E un razzo russo ha anche provocato 5 morti e 25 feriti a Kropvynytskyi, circa 250 chilometri a sudest di Kiev, dove sono stati attaccati hangar e danneggiati aerei civili.

Dalle regioni di Kiev e Chernihiv le truppe russe si erano ritirate mesi fa, dopo che non erano riuscite a catturarle. E i nuovi attacchi giungono all’indomani delle dichiarazioni del leader dei separatisti filorussi nell’est dell’Ucraina, Denis Pushilin, che ha invitato le forze russe a “liberare le città russe fondate dal popolo russo: Kiev, Chernihiv, Poltava, Odessa, Dnipropetrovsk, Kharkiv, Zaporizhzhia, Lutsk”.

La regione di Kiev, secondo quanto fatto sapere dall’esercito ucraino, è stata attaccata da Mosca con sei missili lanciati dal Mar Nero: è stata colpita un’unità militare nel villaggio di Liutizh, alla periferia della capitale, mentre Kiev ha abbattuto uno dei missili a Bucha, con un bilancio di 15 feriti, 5 dei quali civili. Il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, ha collegato gli attacchi al fatto che sono avvenuti nel Giorno della statualità ucraina: “La Russia, con l’aiuto dei missili, si sta vendicando della diffusa resistenza popolare che gli ucraini sono stati in grado di organizzare proprio grazie alla loro statualità”, ha detto Kuleba alla tv ucraina. Colpita anche Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina, che secondo quanto riferito dal sindaco è stata raggiunta da una serie di colpi. Mentre nel sud Mykolaiv è stata bombardata all’alba e sono stati colpiti “scuole ed edifici residenziali”.

Intanto nel sud prosegue la controffensiva dell’esercito ucraino nella regione di Kherson, dopo avere messo fuori uso il ponte strategico Antonivsky sul fiume Dnipro che era cruciale per i rifornimenti russi. Una controffensiva che per l’intelligence britannica “sta prendendo slancio”. Quanto al Donbass, la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha invitato i residenti delle zone occupate dai russi a prepararsi a evacuare l’area, sottolineando che le persone se resteranno rischiano di rimanere tagliate fuori da “corrente elettrica, acqua, rifornimenti di cibo e medicine, riscaldamento e comunicazioni”. “Siate saggi e preparatevi per le evacuazioni”, è stato il suo invito.

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