Intelligence Gb: "Esercito di Mosca si riposiziona a rinforzo delle truppe a sud". Il Papa chiede pietà per il popolo ucraino martoriato

Sono circa 43.550 i soldati russi che hanno perso la vita dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo riporta lo Stato maggiore delle forze armate ucraine su Facebook, stando a quanto riferito da Ukrinform. Inoltre secondo Kiev, dall’inizio del conflitto, sono stati distrutti 1.864 carri armati, 4.126 veicoli corazzati da combattimento, 980 sistemi di artiglieria, 233 velivoli, 784 droni e 187 missili da crociera.

“Nel corso dell’ultima settimana la priorità della Russia è probabilmente stata quella di riposizionare le unità militari a rinforzo di quelle nella parte sud dell’Ucraina. In ogni caso, nel Donbass, le forze sostenute dalla Russia – in larga parte quelle della milizia dell’autoproclamata repubblica popolare di Donetsk – hanno condotto tentativi di assalto in modo continuativo nella città di Donetsk”. Lo rende noto l’Intelligence britannica nel suo aggiornamento giornaliero sul conflitto. “In particolare, pesanti combattimenti si sono verificati nel villaggio di Pisky, vicino all’aeroporto di Donetsk. Il sito rimane probabilmente conteso”, aggiunge il report precisando che “probabilmente l’obiettivo dei russi è assicurarsi il controllo dell’autostrada M04, il collegamento principale per Donetsk dall’ovest”.

L’insediamento di Udy, nella regione di Kharkiv, è sotto il controllo russo. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo. “Come risultato delle azioni offensive delle forze armate della Federazione Russa, l’insediamento di Udy è stato completamente liberato”, riporta una nota. 

“La misericordia è la via della salvezza per ognuno di noi e per il mondo intero. Chiediamo al Signore misericordia speciale, misericordia e pietà, per il martoriato popolo ucraino”. Così Papa Francesco al termine dell’Angelus a piazza San Pietro. 

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