L'intelligence americana traccia così lo stato dell'arte della situazione sul campo fra Mosca e Kiev. Uno scenario che Putin non si aspettava quando decise di lanciare la sua 'operazione militare speciale'

La situazione della guerra in Ucraina è “in stallo” mentre Vladimir Putin si prepara a un conflitto “lungo” che potrebbe arrivare ad estendersi “in Transnistria”. E se si trovasse in difficoltà il leader del Cremlino valuterebbe anche di “imporre la legge marziale e ordinare la riconversione della produzione industriale”. Per quanto riguarda l’uso di armi nucleari invece potrebbe succedere solamente nel remoto caso di “minaccia esistenziale” alla Russia. L’intelligence americana traccia così lo stato dell’arte della situazione sul campo fra Mosca e Kiev. Uno scenario che Putin non si aspettava quando decise di lanciare la sua ‘operazione militare speciale’. Sono proprio le testimonianze che giungono dal campo di battaglia a certificare le enormi difficoltà di Mosca. Nella provincia di Kiev infatti le forze ucraine rivelano di aver trovato vagoni frigorifero con all’interno “migliaia” di soldati russi morti “accatastati nei sacchi”. Nella regione di Kharkiv invece decine di corpi di militari di Mosca sarebbero stato trovati dalle forze ucraina semplicemente “abbandonati per le strade”.

Intanto le forze russe non interrompono la loro offensiva. A Odessa, una delle città maggiormente colpite nelle ultime settimane, i russi hanno lanciato tre Kinzhal, i nuovi missili ipersonici di Mosca. Ad essere colpiti sarebbero stati anche un centro commerciale e due hotel con un bilancio che – secondo le forze armate ucraine – ammonta a un morto e sette feriti. Una macabra scoperta è stata invece fatta a Izyum nei pressi di Kharkiv dove fra le macerie di un edificio distrutto dai russi a marzo sono stati trovati i cadaveri di 44 civil. Ritrovamenti che – come denunciato dall’Onu – attestano come le vittime civili siano “migliaia in più” rispetto alle cifre ufficiali. A Mariupol invece resta cristallizzata la situazione dell’acciaieria Azovstal. Al suo interno – secondo quanto riportato da Kiev – ci sarebbero ancora un centinaio di civili e più di 1000 combattenti alcuni dei quali gravemente feriti. Attore vigile sul conflitto resta la Bielorussia. Minsk annuncia di aver dispiegato forze speciali al confine con L’Ucraina e il presidente Lukashenko avverte di essere in grado di provocare danni “inaccettabili” al nemico in caso di aggressione.

Sul piano diplomatico si registra poi la visita in Ucraina del ministro degli Esteri tedesco Analena Baerbock, dopo gli screzi fra Kiev e Berlino. La responsabile della diplomazia tedesca si reca anche a Bucha parlando di “crimini inimmaginabili” garantendo tutto l’impegno possibile per “fare giustizia”. Continuano infine gli sforzi di pace di Emmanuel Macron. Il presidente francese ha avuto una conversazione telefonica con il leader cinese Xi Jinping. I due – quanto ha fatto sapere l’Eliseo – hanno ribadito il loro impegno “al rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità e all’urgenza di raggiungere un cessate il fuoco”.

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