Videomessaggio del presidente Volodymyr Zelensky: “Stiamo salvando i nostri ragazzi: l'Ucraina ha bisogno di eroi vivi. Va avanti il lavoro per riportare i ragazzi a casa”

Dall’Azovstal è cominciata l’evacuazione dei militari che difendevano l’acciaieria di Mariupol, diventata un simbolo della resistenza ucraina. 264 soldati sono stati portati fuori dall’impianto, tra cui 53 feriti gravi. Restano asserragliati ancora dei combattenti, non è chiaro in che numero. “Tra loro ci sono feriti gravi, che ora sono in cura. Stiamo salvando i nostri ragazzi: l’Ucraina ha bisogno di eroi vivi”, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky aggiungendo che “per riportare i ragazzi a casa, il lavoro va avanti. Ci vogliono delicatezza e tempo. La massima attività diplomatica continua in altre aree” del Paese. Molte persone fuggite da Mariupol e dall’acciaieria Azovstal raggiungono in autobus i centri di accoglienza per sfollati. Nella notte missili contro una base militare non lontano dal confine con la Polonia: esplosioni udite a Leopoli.

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