Dai grandi l'impegno per eliminare gradualmente la dipendenza dall'energia russa

I leader del G7 hanno annunciato nuove sanzioni contro la Russia, ribadendo la loro unità, alla vigilia del 9 maggio, quando Mosca celebra la vittoria sui nazisti nella seconda guerra mondiale.Il presidente russo Vladimir Putin “non deve vincere la guerra contro l’Ucraina”, hanno affermato i leader nella dichiarazione finale diramata al termine della videoconferenza a cui ha partecipato anche il presidente ucraino Volodymr Zelensky. Dal G7 è arrivato l’impegno per eliminare gradualmente la dipendenza dall’energia russa, anche attraverso il blocco delle importazioni di petrolio, nonché l’annuncio di nuove misure contro l’élite finanziaria e le banche russe. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto di andare avanti con il sesto pacchetto di sanzioni” e ha ribadito l’importanza di uno stretto coordinamento per sostenere l’Ucraina e perseguire la pace promuovendo un immediato cessate il fuoco e negoziati credibili.Da parte sua Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale” e ha chiarito che l’obiettivo finale di Kiev è quello di garantire “il completo ritiro delle forze e degli equipaggiamenti militari russi dall’intero territorio del Paese e di garantire la sua capacità di proteggersi in futuro”.Al termine della videoconferenza, la Casa Bianca ha annunciato altre misure contro le tv russe e i dirigenti di Gazprombank. Nell’Unione europea è invece slittato alla prossima settimana l’accordo sulle nuove sanzioni, dopo il nulla di fatto della riunione degli ambasciatori Ue. A portare il sostegno degli Usa a Kiev è stata a sorpresa la first lady statunitense Jill Biden che, nel giorno della Festa della mamma, ha incontrato la first lady Ucraina Olena Zelenska a Uzhhorod, al confine con la Slovacchia. Quella di Biden non è stata la sola visita a sorpresa. Anche il premier canadese Justin Trudeau si è recato a Irpin e ha poi incontrato il presidente Zelensky.Durante la giornata è proseguito l’assalto russo all’acciaieria Azovstal a Mariupol. I combattenti ucraini asserragliati nell’impianto industriale hanno affermato di non voler arrendersi. Un nuovo attacco russo ha poi colpito una scuola a Luhansk, dove si erano rifugiate circa 90 persone. Serhiy Gaidai, governatore dell’amministrazione militare regionale, ha riferito che ci sono almeno 60 dispersi e due morti. 

© Copyright Olycom - Riproduzione Riservata