Dopo il trionfo in casa all'Atp 1000 di Madrid, i big del tennis mondiale non nascondono lo stupore per la crescita esponenziale di questo ragazzo appena 19enne

Tutti ai piedi di Carlos Alcaraz. Dopo il trionfo in casa all’Atp 1000 di Madrid, i big del tennis mondiale non nascondono lo stupore per la crescita esponenziale di questo ragazzo appena 19enne, già salito al numero 6 del mondo dopo aver messo in bacheca, oltre al titolo di Madrid, anche il 1000 di Miami. Sulla terra rossa spagnola, Alcaraz è stato protagonista di una cavalcata senza precedenti: tra le sue vittime, nell’ordine, il connazionale Rafael Nadal, il serbo Novak Djokovic e in finale il tedesco Alexander Zverev. Il baby fenomeno di Murcia manca ancora tra i protagonisti nella seconda settimana di uno Slam. Ma in tanti, anche tra i suoi colleghi, sono pronti a scommettere che presto il suo momento arriverà anche in un major. L’argomento è tra i più caldi a Roma, dove Alcaraz è una sorta di convitato di pietra. Il nuovo fenomeno del tennis ha deciso di non partecipare agli Internazionali per i postumi dell’infortunio alla caviglia destra occorsogli durante il match con Nadal a Madrid e per recuperare le energie in vista di un altro appuntamento clou come il Roland Garros. A Roma, invece, sono già sbarcate e si allenano le due vittime più illustri di Alcaraz: Nadal e Djokovic.

“Sono molto felice per Alcaraz e per il futuro del tennis spagnolo, che avrà un giocatore forte come lui negli anni a venire. E’ sempre speciale vincere a casa e sicuramente lo sarà stato anche per lui”, dice Nadal rispondendo alla prima domanda, ovviamente sul suo giovane connazionale, in conferenza stampa al Foro Italico. “Lui è un bravo ragazzo ed è normale che ottenga grandi attenzioni. E’ giovane, forte ed emergente, le cose nuove affascinano sempre, è normale in questa vita. Sono contento di tutto quello che sta ottenendo”, aggiunge il 35enne di Manacor.

Djokovic si spinge più in là parlando del fenomeno del momento: “Alcaraz è il migliore giocatore al mondo quest’anno. Al Roland Garros sarà uno dei favoriti per il titolo”, è il pensiero del numero uno del ranking Atp, che rifiuta ogni paragone con i ‘Big Four’. “Non mi piacciono i paragoni, ognuno è autentico e speciale, lui lo è assolutamente. Ha già battuto tanti record da teenager, ha vinto due Masters 1000 quest’anno. Il modo in cui gestisce la pressione è impressionante, ogni cosa di questa partita è stata assolutamente impressionante”, aggiunge riferendosi al match contro Alcaraz a Madrid che ha spianato allo spagnolo la strada verso la vittoria del titolo. “E’ il top di questo sport ed è fantastico per il tennis che un giovane riesca a combattere così con i migliori. Al tennis -evidenzia ‘Nole’- servono giocatori come lui, allo stesso tempo è umile fuori dal campo e mette grande energia in campo. Merita di essere uno dei favoriti a Parigi”.

Un pensiero condiviso anche da Stefanos Tsitsipas, il giocatore che precede Alcaraz di una posizione nella classifica mondiale. Rispetto ad Alcaraz, il greco a 23 anni è quasi un veterano: “Alcaraz gioca un tennis impressionante. Penso che metta molta energia in ogni singolo colpo. E’ veloce, ha un buon tempo di reazione, legge bene il gioco. Mi ispira molto e vorrei davvero essere come lui”, evidenzia Tsitsipas. “Lo ammiro davvero molto, anche se è solo all’inizio della sua carriera è facile prevedere che diventerà un grande in pochissimo tempo. Penso che in questo momento sia uno dei migliori giocatori al mondo, lo dimostrano i risultati costanti di questo periodo nei grandi tornei”. Insomma, a Parigi il talento spagnolo sarà l’osservato speciale.

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