La speaker della Camera Usa: "L'America non vi abbandonerà". Cremlino: "Il livello di tensione è aumentato".

La visita della speaker della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, a Taiwan è terminata, come riferiscono i media locali. Pelosi e la sua delegazione sono stati scortati da un folto numero di forze dell’ordine nel tragitto verso l’aeroporto di Songshan, dove la speaker si è imbarcata sull’aereo che la porta nella sua tappa successiva della visita in Asia, la Corea del Sud. Il viaggio ha innalzato la tensione su quella che la Cina considera una provincia ribelle, scatenando l’ira di Pechino verso Washington, definita “distruttrice di pace”. Ieri i caccia dell’aviazione civile hanno sorvolato lo stretto di Formosa, che divide il paese dall’isola. 

“Oggi la nostra delegazione è venuta a Taiwan per chiarire inequivocabilmente che non abbandoneremo il nostro impegno nei confronti di Taiwan e che siamo orgogliosi della nostra duratura amicizia”, ha detto l’esponente dei dem americani alla presidente di Taiwan Tsai Ing-wen dopo aver ricevuto la più alta onorificenza civile dell’isola per gli sforzi profusi per il miglioramento dei rapporti tra Washington e Taipei. “Ora più che mai – ha aggiunto Pelosi-, la solidarietà dell’America con Taiwan è cruciale e questo è il messaggio che portiamo qui oggi”.

 Tsai Ing-wen nell’incontro con la stampa al fianco della speaker della Camera Usa Nancy Pelosi, definita “un’amica devota” dell’isola ha commentato la reazione cinese al viaggio. “Di fronte alle minacce militari deliberatamente aumentate, Taiwan non si tirerà indietro. Sosterremo fermamente la sovranità della nostra nazione e continueremo a mantenere la linea di difesa della democrazia”, ha affermato la presidente. Successivamente, quando Pelosi aveva già lasciato l’isola il ministero della Difesa taiwanese ha denunciato la presenza di 27 caccia dell’esercito cinese nel proprio spazio aereo. 

La visita della presidente a Taiwan è stata una “farsa completa” e “coloro che giocano con il fuoco moriranno e coloro che offendono la Cina saranno puniti”, l’affondo del ministro degli Esteri cinese Wang Yi a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell’Asean in Cambogia.

Anche la Russia ha condannato l’iniziativa della speaker della Camera degli Stati Uniti. “Impossibile sottovalutare il livello di tensione che questa visita ha suscitato nella regione. Questa è la provocazione più pura. Questa non è una linea volta a sostenere la libertà e la democrazia”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

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