Roma, 6 lug. (LaPresse) – La situazione del Tevere è gravissima. “Sta scendendo di 5 centrimetri al giorno”. Lo dice a LaPresse Andrea Renna, direttore generale di Anbi (Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) Lazio. “Noi grazie alla perizia dei nostri ingenieri riusciamo a garqantiere l’irrigazione nell’area romana, questo è il momento più particolare delle semine. Abbiamo dovuto iniziare l’irrigazione a metà febbraio con una spesa che è circa il doppio dell’anno scorso. Occorre la cultura della prevenzione e non solo dell’emergenza. Se piove poco e non riusciamo a canalizzare diventa complicato. Attualmente, della sempre più rara risorsa piovana, recuperiamo solamente l’11%, questo dato, influenzato da un territorio in continuo mutamento demografico, sempre più permeabile, e da fenomeni alluvionali concentrati in lassi di tempo ristrettissimi, deve necessariamente migliorare. Durante l’inverno appena trascorso abbiamo assistito a fenomeni di irrigazione di supporto per il grano; all’apertura anticipata della stagione irrigua consortile per evitare che colture di pregio ma dallo scarso fabbisogno idrico andassero in sofferenza”, ha concluso.

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