L'atleta italiana più medagliata nella storia dei Giochi continuerà a sfidare l'inerzia del tempo fino a Milano-Cortina 2026.

 Fontana ricomincia da 11, come le medaglie olimpiche finora conquistate in carriera. Il ‘filo’ di Arianna non si spezza e, tra i labirinti di una carriera infinita da record, l’atleta italiana più medagliata nella storia dei Giochi continuerà a sfidare l’inerzia del tempo fino a Milano-Cortina 2026.

 La scelta è stata fatta, la volontà di continuare ancora ad inseguire se stessa la 32enne regina dello short track l’ha espressa in maniera chiara e netta a poco più di due mesi dalla fine delle Olimpiadi di Pechino, da cui è tornata con tre medaglie al collo. Le polemiche a chiusura dei Giochi, legate allo staff e al ruolo del marito-allenatore Anthony Lobello, sembrano essere alle spalle e il mini-vertice a Roma di dieci giorni fa con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il numero uno della Fisg, Andrea Gios, l’ha spinta ora a sciogliere le riserve. E quello strato di ruggine sui pattini sembra essere andato via. “In quell’incontro ho espresso il desiderio di continuare, la federazione ha manifestato la volontà di supportarmi, dunque il primo passo è stato fatto. Prossimamente definiremo i programmi, dobbiamo capire se dalle parole si passerà ai fatti. Quando saprò qualcosa di più concreto lo saprete tutti. Spero presto, ci sono quattro anni per Milano-Cortina ma il tempo vola e passa rapidamente: io non sono più giovane e dovrò gestirmi bene questo periodo. Ci sarò sicuramente perché penso di poter dire ancora la mia”, ha dichiarato l’azzurra nel corso della presentazione del rinnovo della collaborazione del Coni con Herbalife24 in qualità di Sport Nutrition Supplements Sponsor fino ai Giochi 2026, di cui l’azzurra è testimonial.

Olimpiadi Pechino 2022 - Day 13 - Gli italiani in gara
Olimpiadi Pechino 2022 – Arianna Fontana 

 “Sarà una nuova avventura, una nuova sfida con me stessa, qualcosa di davvero importante. Rapporto con Dotti? Non l’ho più visto, non ci ho parlato, ma io ho già perdonato e non ho altro da aggiungere”, ha spiegato facendo riferimento alla querelle scoppiata durante i Giochi nel corso della quale la campionessa aveva accusato di essere stata vittima di dispetti in pista. Ora si gira pagina e si guarda al futuro, tenendo presente quanto sia stato magnifico il percorso realizzato a Pechino. “E’ stata la migliore Olimpiade della mia vita, molto emozionante e quindi sicuramente da incorniciare. Rispetto alla mia prima volta ai Giochi nel 2006, ho acquisito maggiore esperienza, ma la passione è sempre la stessa. Ho imparato a capire meglio me stessa e il mio corpo e questo mi ha sicuramente aiutato ad arrivare dove sono ora. A Milano-Cortina, nel 2026 e vorrei esserci. Sarebbe bello: ho iniziato a Torino e chiuderei a Milano dopo 20 anni”, ha spiegata l’azzurra che delle imprese di Pechino aveva previsto tutto.

 Lo rivela lo stesso presidente del Coni. “Il mio rapporto con Arianna è tale che mesi fa le ho chiesto di dirmi quante medaglie avrebbe vinto a Pechino. Mi scrisse il numero su un foglio che mise in una busta chiusa, sigillata, da riaprire dopo i Giochi. Aveva previsto esattamente tre podi, sbagliando solo il colore della medaglia sui 500 metri, perché aveva ipotizzato un argento e invece ha vinto l’oro”. Ora c’è Milano come prossimo traguardo. Ed è pronta una nuova scommessa per non spezzare ancora il ‘filo’ di Arianna.

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