“Se il Presidente Draghi non interviene immediatamente per eliminare la discriminazione contro chi ha sottoscritto digitalmente la Lista Referendum e Democrazia” ha dichiarato Marco Cappato “l’Italia sì espone a un ulteriore rischio in termini di credibilità internazionale"

Scade lunedì alle 20 il termine per la consegna delle liste nelle Corti d’Appello per le elezioni del 25 settembre.

A Milano domenica i primi ad arrivare per la consegna sono stati i Gilet arancioni, il movimento politico fondato dall’ex generale Antonio Pappalardo, mentre il partito Animalista-Ucdl è tornato indietro per la mancanza di alcuni timbri sui documenti. Nel capoluogo lombardo ha consegnato anche Marco Lusetti, ex vice segretario regionale della Lega Nord in Emilia Romagna, che si presenta con la lista ‘Free’ e il simbolo di un uomo stilizzato che dà un calcio Pinocchio. Per quanto riguarda i partiti maggiori, il Movimento 5 Stelle dovrebbe consegnare in giornata mentre Azione – alleata con Italia Viva – ha riunito alle 13 la direzione per chiudere sulle candidature che quindi saranno depositate domani. Ancora in alto mare Forza Italia – alle prese con i malumori per Casellati in Basilicata e Lotito in Molise – mentre Fratelli d’Italia è riunita in via della Scrofa per chiudere il puzzle. Arrivati a Milano anche i Ppa – Popolo partite Iva.

Le parole di Cappato

La manifestazione di 4 ore promossa da Marco Cappato, leader della lista “Referendum e Democrazia”, con richiesta al Presidente Draghi di riconoscere le firme digitali per la presentazione delle liste elettorali non ha provato risposte istituzionali, ma ha consentito il raggiungimento del quorum per il Senato in tutta la Lombardia, Toscana, Lazio 1, Emilia Romagna 2, Veneto 2. Vicini alla soglia Veneto 1, Lazio 2, Emilia 1, Piemonte e Sardegna. “Se il Presidente Draghi non interviene immediatamente per eliminare la discriminazione contro chi ha sottoscritto digitalmente la Lista Referendum e Democrazia” ha dichiarato Marco Cappato “l’Italia sì espone a un ulteriore rischio in termini di credibilità internazionale. Se la nostra lista sarà estromessa dalle elezioni nonostante le decine di migliaia di firme digitali raccolte con modalità certificate e riconosciute in ogni altro ambito della pubblica amministrazione, siamo pronti a ricorrere in ogni sede giudiziaria interna ed internazionale”.

Intanto la raccolta firme online al sito ListaReferendumedemocrazia.it verrà chiusa domenica 21 agosto alle 20 per dar modo di preparare la necessaria documentazione per la consegna nelle Corti d’Appello. Prosegue la raccolta fondi per la preparazione di ricorsi. “Ricordiamo al Presidente Draghi che l’Italia è già stata messa in mora dal Comitato Diritti Umani dell’Onu a seguito del ricorso di Mario Staderini proprio per gli “irragionevoli ostacoli” all’accesso agli strumenti di partecipazione democratica. Il tempo e il modo per sanare questa discriminazione c’è…”.

Il nodo Castelli per i 5 Stelle

“Scopro dai giornali, e da qualche simpatico tweet, che sarei candidata all’uninomimale di Novara. No grazie, “casa mia” è Collegno, se la coalizione ha fatto altre scelte ne prendo atto e in pieno spirito di squadra darò il mio contributo nei plurinominali di Impegno Civico, sperando però che questa campagna elettorale sia caratterizzata da proposte per i cittadini e no da attacchi, insulti e odio. Con Impegno Civico abbiamo una proposta chiara, la sfida è andare oltre il 3%, daremo il massimo per raggiungere l’obiettivo”. Così il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli, Deputata di Impegno Civico. 

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