Palermo, 13 mag. (LaPresse) – “I bagni chimici sulla nave erano due e i migranti 147, la quasi totalità stava sul ponte, lì dormivano e mangiavano. Non potevano andare nei bagni e usavano quello spazio per le loro funzioni fisiologiche. Ce lo raccontarono loro stessi”. Lo ha detto Maria Di Natale, medico Cisom, teste al processo Open Arms in corso a Palermo nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo dove è imputato l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per i reati di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Secondo l’accusa, rappresentata in aula dai pm Giorgia Righi e Gery Ferrara, Salvini avrebbe impedito per due settimane lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave dell’ong catalana nell’agosto del 2019. Il medico Di Natale ha poi aggiunto: “I minori sulla nave erano 31. Il medico di bordo ci parlò di una ragazzina che presentava segni di anemia, ci disse che aveva delle perdite da alcuni giorni e che aveva smesso di mangiare”.
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