Ora si attende il via libera del Parlamento. La Premier Sanna Marin mercoledì a Roma

 E’ ufficiale, la Finlandia intende entrare nella Nato. A Helsinki il presidente Sauli Niinisto e la premier Sanna Marin insieme hanno messo nero su bianco quanto ampiamente anticipato nei giorni scorsi, anche con una telefonata a Vladimir Putin da parte dello stesso Niinisto. Manca solo il via libera da parte del Parlamento, che Marin spera di avere “nei prossimi giorni”. A causa dell’invasione russa in Ucraina la Finlandia quindi abbandona il suo storico status di Paese neutrale. “E’ una giornata storica e l’inizio di una nuova era”, ha affermato Niinisto. Riguardo alle reazioni di Mosca il presidente finlandese si è dimostrato prudente. “La Finlandia non è stata minacciata direttamente dalla Russia ma questo è già accaduto in passato, per questo occorre essere attenti e vigili”, dichiara. Più diretta la premier Marin, che ha citato la minaccia nucleare: “E’ gravissima” ha detto “L’essere all’interno della Nato rafforza la nostra sicurezza nazionale” perché “ci sarebbe una risposta” se Mosca decidesse di usare queste armi. Una Russia che – a dire di Marin – è “diversa” da quella che abbiamo visto. Nei prossimi giorni alla Finlandia dovrebbe unirsi anche la Svezia: il Partito socialdemocratico al governo, guidato dalla premier Magdalena Andersson, ha dato il suo appoggio all’adesione, e secondo i media locali la richiesta arriverà martedi. E mercoledì la primier finlandese sarà a Palazzo Chigi per incontrare il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

 L’Alleanza è pronta ad accogliere i due Paesi a braccia aperte. “Se decidono di aderire sarà un momento storico. La Nato è aperta. Siamo pronti a sederci subito con Svezia e Finlandia”, spiega il segretario generale Jens Stoltenberg. Pure la Turchia, che imputa a Stoccolma e Helsinki di sostenere “organizzazioni terroristiche” come il Pkk si dice disposta a “discutere” delle sue preoccupazioni senza imporre veti. “La Turchia non vuole bloccare l’adesione – ha riferito Stoltenberg – sono fiducioso che riusciremo a trovare un terreno comune”. Un sostegno “molto forte” all’adesione di Finlandia e Svezia arriva anche dagli Stati Uniti tramite il segretario di Stato, Antony Blinken. E l’allargamento della Nato in ottica futura potrebbe non fermarsi qui. Al prossimo meeting dell’Alleanza di fine giugno a Madrid, annuncia il vicesegretario Mircea Geoana, “sarà invitata anche la Georgia”. Un partner con cui – sottolinea ancora – “lavoriamo da molti anni”.

Dalla Nato arrivano poi parole di fiducia rispetto all’andamento del conflitto. “L’Ucraina resiste più forte che mai e può vincere questa guerra perché sta difendendo la propria terra”, le parole di Stoltenberg. Il sostegno a Kiev “davanti a questa aggressione brutale” continuerà. Oltre alla partita sul campo c’è poi quella delle trattative per giungere quanto prima a un cessate il fuoco e su questo si concentra il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio. “Serve una controffensiva diplomatica – argomenta – l’Ue è la forza gentile che è a capo della diplomazia del mondo”. L’invito è quello a tenere “sempre aperto” un canale con Mosca come fatto “anche dagli Usa” con la telefonata fra i due ministri della Difesa, Lloyd Austin e Sergei Shoigu. “A vincere deve essere la diplomazia”, la speranza di Di Maio.

© Copyright Olycom - Riproduzione Riservata