Droni su una base militare ma il regime minimizza: "Nessun danno"

E’ scattata nella notte tra giovedì e venerdì la rappresaglia di Israele all’attacco subito sabato scorso dall’Iran. Esplosioni vicino a una importante base militare nei pressi di Isfahan, nella zona centrale del Paese. La televisione di Stato Iraniana assicura che tutti i siti nucleari sono “in totale sicurezza” e arriva anche la conferma dell’Aiea. Lo spazio aereo su Teheran e in altre città è stato chiuso per alcune ore. Il regime degli Ayatollah non ha puntato il dito direttamente contro Gerusalemme, parlando di agenti interni manovrati da Israele, che dal canto suo non ha confermato ufficialmente l’azione. Esplosioni anche nel sud della Siria, mentre nel nord di Israele sono risuonate le sirene di allarme.  Gli Usa hanno confermato l’attacco e fatto sapere di non aver autorizzato lo stato ebraico ma di essere stati informati poco prima. Si tratterebbe di un raid limitato, utilizzati droni ma non missili. “Gli italiani in Iran sono al sicuro”, ha affermato il ministro degli Esteri Tajani. 

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