Italia, Francia, Germania e Romania portano solidarietà al presidente ucraino e assicurano aiuti

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj incontra a Kiev il presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron, il leader tedesco Olaf Scholz e il presidente romeno Klaus Iohannis per parlare “della situazione in prima linea, in Dombass e degli attacchi missilistici. Solo in questo mese ci sono stati circa 3mila missili, la gran parte contro oggetti civili. C’è la necessità da parte dell’Ucraina di avere armi più potenti, armi moderne. Ci serve grande aiuto ogni arma che arriva sono vite umane salvate ogni decisione rimandata aumenta la possibilità dei militari russi di uccidere ucraini e distruggere le nostre città. Abbiamo parlato di pace, l’ostacolo principale che tutti condividono è che la Russia non vuole la pace. Mentre siamo qui l’esercito russo continua l’avanzata nel Donbass. Lo scopo della Russia è rovinare l’Ucraina e rovinare l’Europa intera. La Russia vuole dimostrare che l’Ue non è efficace e che i valori Ue non possono funzionare per difendere la libertà”.

Mario Draghi ha definito “storica” questa giornata: “Siamo qui per aiutare l’Ucraina nella guerra, perché se l’Ucraina non si difende non c’è pace, e siamo qui per aiutare l’Ucraina nella pace. Perché l’Ucraina deve decidere le condizioni per la pace, altrimenti non sarà stabile. Siamo qui per aiutare l’Ucraina a costruire il suo futuro non solo con la sua candidatura Ue ma anche con la ricostruzione. Attraverso l’orrore della visita di oggi” a Irpin “ho visto che c’è anche desiderio di futuro e speranza. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue e vuole che l’Ucraina abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio Ue. Zelensky comprende che è una strada non un punto, lo ha detto anche lui, e porterà avanti le riforme. Dobbiamo raccogliere le sfide che abbiamo davanti a noi con coraggio, con lo stesso coraggio che ha dimostrato il presidente Zelensky, con determinazione, con unità.Lo dobbiamo agli ucraini e lo dobbiamo agli europei”.

Per il presidente francese Macron serve che l’Ucraina possa resistere e vincere la guerra: “Abbiamo sostenuto sempre l’Ucraina, abbiamo adottato le sanzioni, già sei pacchetti, anche con l’embargo al petrolio. Dall’inizio abbiamo voluto aiutare l’Ucraina a difendere l’integrità territoriale ma non siamo entrati in guerra contro il popolo russo. Abbiamo continuato le trattative con Putin ma abbiamo sempre informato Zelensky del contesto delle trattative. Manteniamo sempre il canale di dialogo perchè un giorno il conflitto deve fermarsi e devono esserci le trattative. Ma le condizioni per le trattative le deve decidere l’Ucraina: Francia e Germania non saranno mai mediatori alle spalle dell’Ucraina e non esigeranno mai condizioni dall’Ucraina”.

Garantisce aiuti il cancelliere tedesco Scholz: “Siamo pronti a collaborare fornendo tutto il necessario,compresi sistemi missilistici, anti aerei e artiglieria. La Germania è a favore di una decisione positiva sullo status di candidato dell’Ucraina. Questo vale anche per la Repubblica di Moldavia”.

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