La ministra del Turismo: "Sono tranquilla, il voto mi sembra molto chiaro"

Daniela Santanchè non è stata sfiduciata. La Camera ha respinto la mozione proposta dalle opposizioni contro la ministra del Turismo, con 213 voti contrari e 121 favorevoli. Mercoledì 3 aprile, invece, è toccata al vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, salvato dalla maggioranza con 211 no. “Il mio stato d’animo è uguale a quello di ieri, a quello di una settimana fa e a quello di un mese fa. Sono assolutamente tranquilla, sono a fare il mio lavoro anche qua oggi, come ieri e come farò domani”, ha detto Santanchè. “Il Parlamento credo che in una democrazia sia sovrano, il voto mi sembra molto chiaro, per cui sono assolutamente non direi serena, ma molto tranquilla“, ha aggiunto al suo arrivo a Napoli, al museo ferroviario di Pietrarsa per la nona edizione del ‘Meet Forum – Il turismo sostenibile’.

Santanchè: “Io assente alla Camera perché ho da fare”

“Perché non sono andata alla Camera stamattina? Perché ho da fare, perché per il turismo c’è da fare molto in Italia. Dovrebbero pensare loro quando potevano fare molto per il turismo, invece in questa nazione poco si è fatto”, ha risposto la ministra in merito al fatto che non si è presentata in Aula durante le votazioni. “Questo governo sta lavorando e stiamo lavorando per il turismo, che per quanto mi riguarda deve diventare la prima industria di questa nazione. Il lavoro da fare tanto e bisogna assolutamente lavorare. Poi, se c’è chi vuole perdere tempo…”. “Dimissioni? Non me l’hanno mai chiesto, fatevene una ragione“, ha aggiunto.

Sala: “Dovrebbe fare un passo indietro”

Punge Beppe Sala: “Ormai Daniela Santanchè continua a mostrare le sue debolezze che secondo me sono non solo in ciò che non ha a che fare col suo ruolo, ma anche rispetto al suo ruolo”, ha detto il sindaco di Milano alla presentazione del Masterplan di Santa Giulia. “Credo che invece debba considerare seriamente di fare un passo indietro. Poi sta a lei e al suo rapporto all’interno della maggioranza e con la presidente del Consiglio”. 

Giachetti: “Non facciamoci condizionare da vicende giudiziarie”

Il deputato di Italia Viva Roberto Giachetti ha confermato il voto contrario del suo gruppo alla sfiducia, “perché non possiamo farci condizionare nell’attività politica dalle vicende giudiziarie che devono avere il loro corso”. E tuttavia ha sottolineato: “Mi rivolgo alla signora ministra che non c’è e dispiace, perché sarebbe stato divertente vedere ‘the queen of resignation’, la regina della richiesta di dimissioni, in questa Camera. Si contano una ventina di richieste di dimissioni da parte della ministra Santanchè, nei confronti, tra gli altri, di Speranza, Di Maio, Azzolina e Boschi che non era neanche indagata ed è venuta in aula e ha preso la parola, perché c’è anche un certo stile da tenere in determinate condizioni. Sarebbe divertente vedere chi ha chiesto le dimissioni di un’infinità di ministri chiedere ala Camera di votare contro le sue”.  

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