"Sono proposte suggestive, però bisogna muoversi di concerto con il governo", spiega il numero due del Carroccio

La Lega si spacca sull’ipotesi di Matteo Salvini – poi ritirata – di andare a Mosca per lavorare a un trattato di pace tra Russia e Ucraina all’insaputa del governo Draghi. Dopo le pesantissime critiche di Pd e Cinque Stelle, ora arriva l’affondo anche dall’interno della Lega. “Sono proposte suggestive, però bisogna muoversi di concerto con il governo”, spiega il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti, che aggiunge: “Sono questioni di portata mondiale, quindi ciascuno deve dare il suo contributo ma all’interno di percorsi che sono molto complicati”. Dai dem arriva la richiesta a Salvini di chiarire al Parlamento e a Draghi.

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