Il presidente transalpino invita la sua coalizione all'"umiltà" dopo i primi risultati

L’annunciato testa a testa al primo turno delle elezioni legislative in Francia per rinnovare i 577 seggi dell’Assemblea nazionale si è realizzato. Secondo una proiezione Elabe per BFMTV e l’Express, Nupes, coalizione di sinistra guidata da Jean-Luc Mélenchon, è al 26,2%, Ensemble! di Emmanuel Macron al 25,8%, Rassemblement national di Marine Le Pen 19,1%, Les Républicains 11,1%, Reconquête di Eric Zemmour 4,3%. Stime di Ifop, invece, danno Nupes e Ensemble! entrambe al 25,9%, Rassemblement national al 19% e i repubblicani all’11,4%. Il rischio per Macron di diventare ‘un’anatra zoppa’, senza la maggioranza assoluta, ossia minimo 289 seggi, per poter portare avanti l’agenda presidenziale, si fa sempre più concreto, anche se secondo le prime proiezioni Ensemble! manterrebbe un range da 275 a 310 seggi, davanti a Nupes, tra 180 e 210. I repubblicani otterrebbero da 40 a 60 seggi e il Rassemblement national da 5 a 25. Tutto questo mentre si profila un’astensione record, che già nel 2017 aveva segnato il 51,3%.

Macron ha invitato la sua coalizione all'”umiltà” dopo i risultati, secondo quanto riportato da BFM-TV. Inoltre, non verranno date istruzioni nazionali in caso di duello tra il Rassemblement national e il Nupes, le decisioni saranno prese caso per caso. Mélenchon, che aspira a diventare premier e a una ‘coabitazione’ con Macron per influenzarne l’agenda, non si è lasciato sfuggire l’occasione di esultare – “al termine di questo primo turno, la Nouvelle union populaire è in testa, presente in più di 500 circoscrizioni al secondo turno” -, e soprattutto di andare all’attacco. “Il partito presidenziale alla fine del primo turno è battuto e sconfitto. Per la prima volta nella Quinta Repubblica, un neoeletto presidente non riesce a ottenere la maggioranza nelle elezioni legislative”, ha rimarcato il leader di La France Insoumise, che è riuscito nella missione storica di riunire quattro formazioni di sinistra, con gli ecologisti, i comunisti e i socialisti. Mélenchon, secondo alle presidenziali, ha rivolto un appello al “nostro popolo in vista di questo risultato e della straordinaria opportunità che presenta per la nostra vita personale e per il destino della patria comune. Invito le persone a uscire allo scoperto domenica prossima”.

La portavoce del governo, Olivia Grégoire, per parte sua, ha cercato di sottolineare la presenza “in una stragrande maggioranza di circoscrizioni elettorali” al secondo turno. La premier Elisabeth Borne, inoltre, incassa il buon risultato in Calvados andando al ballottaggio con il candidato di Nupes.

Festeggia Marine Le Pen, passata al secondo turno nella circoscrizione Pas-de-Calais. “Domenica prossima è importante non votare Emmanuel Macron. Se lasciate che accada, rischiamo di entrare in un tunnel senza luce per cinque anni”, ha rimarcato la leader del Rassemblement national, che, in caso di ballottaggio tra candidati di Melenchon e Macron, ha chiesto ai suoi elettori di “non scegliere” nessuno dei due. Andando ancora più a destra, eliminato, invece, al primo turno Éric Zemmour, nella quarta circoscrizione del Var.

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