La campagna elettorale entra nel vivo in vista del ballottaggio del 24 aprile

Mentre i risultati definitivi del primo turno delle elezioni presidenziali francesi segnano un distacco di quattro punti tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, la campagna elettorale è entrata subito nel vivo in vista del ballottaggio del 24 aprile. Il presidente uscente ha scelto come tappa Denain, nel nord, dove la rivale ha ottenuto il maggior numero di voti, nella speranza di “convincere” i francesi che hanno votato per il Rassemblement National o che si sono astenuti ad aderire al suo progetto. “Sono il presidente di tutti i francesi”, ha detto Macron a Denain, Le Pen “non sarà presidente di tutti i francesi”. Poi, in un’intervista alla televisione Bfmtv, ha ringraziato i “compatrioti che mi hanno dato fiducia, che sono più numerosi di cinque anni fa”, ma, ha ammesso, “vedo le fratture e la mia volontà è di andare a convincere”. Così, controversa proposta di innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 65 anni, Macron ha promesso che “non si farà dall’oggi al domani”, “faremo concertazione”, e non ha escluso nemmeno un referendum.

Le Pen ha risposto dal dipartimento di Yonnedi, nella regione della Borgogna-Franca Contea, dove ha incontrato degli agricoltori del settore dei cereali, mentre avrebbe dovuto trascorrere la giornata in riunioni con il suo staff. “Non voglio uscire dall’Unione europea, questo non è il mio obiettivo e se lo fosse lo direi”, ha rimarcato strizzando l’occhio all’elettorato più moderato, per poi annunciare che, se eletta, formerà un governo d’unità nazionale “con delle personalità di altre famiglie politiche che condividano la nostra visione dell’indipendenza nazionale o della re-industrializzazione del Paese”. Nell’attesa del tradizionale dibattito, che si terrà la sera del 20 aprile, i due continueranno a contendersi ogni voto sul campo.

Macron ha ottenuto il 27,84%, Le Pen il 23,15%, Jean-Luc Mélenchon il 21,95%, Éric Zemmour il 7,07%. Gli altri candidati sono tutti sotto il 5%. Mentre l’astensionismo ha riguardato oltre un elettore su quattro, il 26,31%. Il presidente uscente ha ottenuto il maggior numero di voti a Parigi, dove è andata invece male la sindaca socialista Anne Hidalgo, sotto al 2%. Le Pen è risultata in vantaggio in quasi 20mila comuni, più di qualsiasi altro candidato, ma, come nelle precedenti tornate elettorali, non è riuscita a sfondare nelle grandi città, dove Emmanuel Macron e Jean Luc Melenchon si sono contesi il primo posto. Le Pen ha incassato il maggior numero di voti nel nord e nel sud, in Costa Azzurra e in Corsica. Alti i consensi nella Francia rurale, bassi nei grandi centri. A Parigi ha preso solo il 5% dei voti. Melenchon è invece stato il più votato fra i giovani tra i 18 e in 34 anni.

È subito scattata la corsa, e la ricerca, degli endorsement. Il radicale di destra Eric Zemmour ha chiesto ai suoi sostenitori di votare per Marine Le Pen, così come Nicolas Dupont-Aignan, che ha fatto “appello ai francesi a fare muro contro Emmanuel Macron”. Melenchon non ha appoggiato apertamente il presidente uscente, ma ha detto ai suoi sostenitori di “non dare un solo voto a Le Pen”. Idem i socialisti, ai loro minimi storici. Quanto ai Republicains, dopo che la candidata Valerie Pecresse, che si è attestata al di sotto del 5%, si è espressa per Macron, il partito ha votato una mozione perchè “nessun voto può passare a Marine Le Pen”.

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