Confronto tv prima del ballottaggio presidenziale. Secondo i sondaggi nel dibattito avrebbe prevalso il Presidente in carica con il 60% delle preferenze contro il 40 della rivale di destra

 Emmanuel Macron 60, Marine LePen 40. Questo secondo i sondaggi il punteggio finale  del confronto Tv fra i due contendenti al trono di Francia. Domenica il ballottaggio delle presidenziali. Tra i passaggi più significativi del dibattito quello in cui Macron accusa la leader di Rassemblement National di “essere dipendente dai poteri russi e da Putin”, per aver ottenuto un importante prestito da una banca russa che la candidata deve ancora restituire. “Se sono stato costretta ad andare a fare un prestito all’estero è perché nessuna banca francese ha accettato di concedermelo. Sono una donna assolutamente libera”, la risposta di Le Pen.

In merito al conflitto la candidata del Rassemblement esprime “solidarietà e compassione assoluta”, al popolo ucraino parlando di un’aggressione “non ammissibile” da parte della Russia. Le Pen si dice anche favorevole all’adozione di sanzioni ma non a quelle su gas e petrolio perché “non faranno male alla Russia che venderà ad altri Paesi mentre faranno molto male alla Francia“. Toni che restano accesi anche quando il focus del discorso si sposta sull’Unione Europea. Le Pen parla di un cambiamento da effettuare “dall’interno” per creare un Ue “delle nazioni libere”. Una narrazione che non convince Macron. “Il vostro progetto consiste sempre nell’uscire dall’Ue ma non lo dite più”, ribatte il presidente francese.

Gli attacchi di Le Pen arrivano invece sul fronte della politica interna a partire dalle pensioni. “Andarci a 65 anni è un’ingiustizia assolutamente insopportabile”, scandisce a chiare lettere. Per la candidata della destra l’obiettivo è quello di diventare la presidente del “rinascimento democratico, della concordia ritrovata e della fraternità nazionale” perché il più grande “atout” della Francia è “il suo popolo”. Parole che – a dire di Macron – non rappresentano il reale pensiero di Le Pen. Per il presidente infatti in caso di una cambio alla guida del Paese la Francia diventerebbe “il primo Paese al mondo che vieterebbe il velo sulle strade pubbliche. Un progetto che mina l’universalità francese”.

L’obiettivo di Macron è invece quello di rendere la Francia “più indipendente e più forte” in un momento in cui a dominare sono “paure e preoccupazioni”. Un progetto dove il Paese deve diventare “una grande potenza ecologica”. Ed è proprio sul clima che i due tornano a punzecchiarsi in maniera diretta. Macron accusa Le Pen di essere ‘climatoscettica’, la leader del Rassemblement risponde coniando il termine ‘climato-ipocrita’ nei confronti del presidente reo di portare avanti “il peggio dell’ecologia punitiva”.

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