Il Consiglio di amministrazione ha esaminato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022

Balzano a 7,1 miliardi i ricavi di Edison nel primo trimestre del 2022, contro i 2,1 dello stesso periodo del 2021 e il margine operativo lordo (Ebitda) aumenta di 105 milioni di euro, arrivando a 357 milioni e segnando così un incremento del 41,7% sul 2021, grazie soprattutto al contributo della produzione termoelettrica, delle attività gas e di alcuni effetti non ricorrenti. Ma sugli utili cala la mannaia dei decreti Taglia prezzi e Sostegni-ter, che fanno scendere gli utili dai quasi 100 milioni dell’anno precedente agli attuali 27 milioni: una contrazione del 72%. Questo il quadro riportato dal Consiglio di amministrazione, che nella riunione di ieri ha esaminato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022. La posizione finanziaria netta – si legge nella nota del Cda – evidenzia inoltre una liquidità di 226 milioni di euro (debito di 104 milioni di euro al 31 dicembre 2021), esito che riflette la positiva generazione di cassa dell’attività operativa, a fronte di investimenti per il rafforzamento nei business della transizione energetica .

A incidere maggiormente sull’ultima riga di bilancio sono i provvedimenti relativi alla tassazione degli extra-profitti degli operatori dell’energia, come ha detto a LaPresse l’Ad Nicola Monti: “La misura – ha affermato – va strutturata diversamente”. Per quelle imprese che generano extraprofitti “contribuire al contenimento dei prezzi, soprattutto per le famiglie, è un dovere”, ma se l’obiettivo del governo è colpire gli extraprofitti, la strategia deve essere un’altra: “Si dovrebbe ad esempio aumentare la pressione fiscale, aumentando l’Irap o l’Ires”, ipotizza Monti, spiegando che in questo modo si centrerebbe il bersaglio, e cioè “‘l’utile netto”. Ad oggi, invece, il decreto “sembra quasi un’imposta sul fatturato, più che sul profitto”, anche se a marzo “era stato presentato come un prelievo sui profitti ‘extra'”. Una riduzione dell’utile così forte mostra che “il provvedimento ha un impatto del tutto sproporzionato rispetto agli obiettivi”, osserva. La contrazione ha risentito, peraltro, di una tassazione al 10%, che il 2 maggio il Consiglio dei ministri ha portato al 25% con il dl aiuti. Sul punto, l’Ad di Edison è chiaro: “È un ulteriore inasprimento. Aspettiamo di valutare il testo definitivo per tirare le somme, ma sicuramente ci sarà un impatto ancor più penalizzante, presumo raddoppiato”, avverte.

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