Raffaela Stramandinoli, vedova del fondatore del Movimento Sociale Italiano

Assunta Almirante era la memoria storica della destra italiana, anche dopo la morte del marito, nel 1988, non lesinò consigli e critiche, a volte dure, ai leader che negli anni si sono avvicendati alla guida dei partiti nati dopo la fiamma tricolore. Al secolo Raffaela Stramandinoli, fu polemica della svolta di Fiuggi, che con Gianfranco Fini, nel 1995 portò allo scioglimento del Msi e all’affermazione di Alleanza nazionale, appoggiò nel 2007 la nascita de La Destra, di Francesco Storace.

Stigmatizzò la fusione di An con Forza Italia nel Popolo della Libertà e la successiva scissione che portò Fini a fondare Futuro e Libertà per l’Italia. Nata a Catanzaro il 14 luglio 1921, sposò il marchese Federico de’ Medici, 21 anni più anziano di lei, dal quale ebbe tre figli. Nel 1952 conobbe a Roma l’allora deputato del Movimento sociale italiano Giorgio Almirante e si separò dal marito. Dopo la morte del marchese, Assunta sposò nel 1969 Almirante, anche lui era legato da un precedente matrimonio civile.

Tra i primi a pubblicare messaggi di cordoglio via social Maurizio Gasparri, che la ricorda come “generosa, prodiga di consigli, sincera, infaticabile custode della memoria di Giorgio Almirante” e “punto di riferimento per tanti”. La leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni, la descrive come “una donna straordinaria, schietta, intelligente. Un pilastro della memoria storica della destra italiana”. Mentre il segretario della Lega, Matteo Salvini scrive su Twitter: “Buon viaggio e una preghiera per donna Assunta Almirante, cent’anni vissuti intensamente”.

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