Aumentano ricoveri ordinari e terapie intensive

Nell’altalena dei numeri, Omicron5 non si arresta ma a dare l’illusione che i contagi stiano tornando nella fase di discesa, stavolta è il numero dei tamponi effettuati, circa la metà rispetto al dato delle precedenti 24 ore.

Sono 24.747 i nuovi contagi, decisamente meno rispetto ai 48.456 di ieri ma, tabella alla mano, a pesare è la differenza tra i 100.959 di test processati nelle ultime 24 ore e i 199.340 del dato precedente. Il tasso di positività è oggi del 24,51% contro il 20,88% di 7 giorni fa (+17,4%). Sono 22 i nuovi ricoveri in terapia intensiva registrati in Italia nelle ultime 24 ore, mentre lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 23 (-4,3%). Le vittime oggi sono state 63, quindi 19 in più rispetto alle 44 di ieri.

Il numero totale delle nuove diagnosi, rispetto allo stesso giorno di una settimana fa – quando si sono registrati 16.571 nuovi positivi – segna un aumento del 49,34% rispetto allo stesso giorno di una settimana fa. “Siamo solo all’inizio. I contagi Covid-19 cresceranno ancora”, avverte l’infettivologo Matteo Bassetti che spiega come “avremo presto più di 100mila contagi al giorno con milioni di persone isolate a casa”. Una previsione condivisa anche da Fabrizio Pregliasco che rimarca come ci sia “il rischio di un incremento ulteriore nel numero dei casi, che sono sottostimati”. I positivi in Italia, spiega, “sono almeno 600 mila ma in realtà saranno almeno il doppio, più di un milione”. Questa variante “è un disastro”, sottolinea Pregliasco che ribadisce: “Prima o poi Omicron ce la faremo tutti” perché “il virus sfugge” e colpisce “anche chi è guarito e anche i vaccinati”.

Attenzione poi a considerarla una semplice influenza, anche se pesante. “Questo virus è sempre pericoloso. Omicron è ben altro che un raffreddore”, rilancia il virologo che si aspetta “il picco di Omicron 5 a fine luglio, e poi in autunno inverno una nuova variante, per la quale dovrebbe esserci il vaccino adatto”.

Vietato abbassare la guardia, dunque. Lo ricorda anche il ministro della Salute Roberto Speranza che ha spiegato che “che non siamo fuori dalla pandemia e che la sfida con il Covid è ancora aperta”.

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