Le ultime 24 ore fanno segnare 134 decessi e 96.384 nuovi casi sfondando quota 1,5 milioni di attualmente positivi e con il contatore che si avvicina sinistramente a quota 20 milioni di contagi da inizio pandemia
Indice di contagio Rt in discesa ma oltre la soglia epidemica, incidenza in salita sopra quota mille casi ogni 100mila abitanti. Come anche terapie intensive e reparti ordinari degli ospedali che continuano a veder crescere i tassi di occupazione. Il Covid-19 non molla la presa e nella terza estate dall’inizio della pandemia nessuna Regione della penisola è classificata a rischio basso: 8 sono a rischio alto e 13 a rischio moderato. Le ultime 24 ore fanno segnare 134 decessi e 96.384 nuovi casi sfondando quota 1,5 milioni di attualmente positivi e con il contatore che si avvicina sinistramente a quota 20 milioni di contagi da inizio pandemia. Il tasso di positività ai tamponi è al 24,7% 8in calo rispetto al giorno prima) ma salgono i ricoveri ordinari (+248) e le terapie intensive (+4). Secondo il monitoraggio della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità, 19 regioni riportano almeno un’allerta di resilienza, 7 registrano molteplici allerte. È la variante Omicron a farla da padrone, con una prevalenza stimata al 100%, mette nero su bianco l’indagine rapida condotta dallo stesso Iss con ministero della Salute, laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. I 108 laboratori hanno sequenziato 1.876 campioni selezionati fra varie aree geografiche e fasce di età differenti stimando la sottovariante BA5 in oltre il 75% dei casi (75,5%). Nella settimana 22 giugno – 5 luglio 2022, scende l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici a 1,34, rimanendo sopra la soglia epidemica ma in calo rispetto alla settimana precedente. Come è in discesa anche l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero. Sale invece l’incidenza settimanale dei casi Covid in Italia a 1.158 ogni 100.000 abitanti per il periodo 8-14 luglio. Il dato dei 7 giorni precendenti era di 1.071 ogni 100.000 abitanti. A crescere è il tasso di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri ordinari. Secondo il monitoraggio della cabina di Regia dell’Iss in terapia intensiva sale al 3,9% al 14 luglio contro il 3,5% del 7 luglio. In area medica a livello nazionale sale invece al 15,8% contro il 13,3% di 7 giorni prima. “C’è un bell’aumento per quanto riguarda l’area medica – ha spiegato il Direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza – mentre fortunatamente non assistiamo a una congestione dei posti in terapia intensiva”
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