Ci si prepara in vista di una possibile nuova ondata di Covid in autunno, eventuali varianti e sottovarianti comprese

Mentre in Italia si discute sull’opportunità di continuare ad usare le mascherine anche dove è venuto meno l’obbligo – “A livello di riduzione dei contagi non hanno impatto” ha assicurato il microbiologo Andrea Crisanti – in Europa ci si prepara in vista di una possibile nuova ondata di Covid in autunno, eventuali varianti e sottovarianti comprese.

La pandemia non è finita, ricorda la comunità scientifica. E, sebbene i vaccini abbiano salvato la vita a più di mezzo milione di over 60 anni in Europa – oggi, a fronte delle tante mutazioni – serve un vaccino aggiornato.

“La nostra priorità è garantire che i vaccini adattati alle varianti Covid siano approvati al più tardi entro settembre, per essere pronti per il lancio di nuove campagne di immunizzazione in autunno”, ha spiegato Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco. “Ciò consentirebbe ai produttori di adeguare di conseguenza le proprie linee di produzione”. Intanto il Parlamento europeo ha approvato l’estensione della validità del Green pass per un altro anno, dunque fino a giugno 2023.

Cavaleri ha ricordato come la scorsa settimana la Commissione europea aveva esortato gli Stati membri a sfruttare l’estate per ottimizzare la pianificazione delle prossime vaccinazioni e “passare da una gestione di emergenza della pandemia a una modalità sostenibile”. I vaccini restano un “pilastro centrale” nella risposta al Covid ma, evidenzia Ema, “solo il 50% degli europei è completamente vaccinato e ha la terza dose. Il 15% dei cittadini di età superiore ai 18 anni non ha ricevuto nemmeno una dose”.

Un dato importante. Anche perché, mentre è allo studio una eventuale terza dose di richiamo per gli over 18 per AstraZeneca e l’estensione del Moderna per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, l’Oms ha sottolineato come nel periodo tra il 2020 e il 2021 i morti causati, direttamente o indirettamente, dal Covid sono stati tra i 13,3 e 16,6 milioni. Numeri che ‘non tornano’, visto che sono più del doppio di quei 6 milioni finora riportati dal bilancio ufficiale.

In attesa dell’autunno, i dati del Covid delle ultime 24 ore segnalano 48.255 nuovi casi. Lo stesso giorno di una settimana fa erano stati 69.204 (-30,3%). I morti sono 138 mentre, a fronte di 327.178 tamponi effettuati, il tasso di positività registrato è al 14,7%. In calo ricoveri nei reparti ordinari (-230) e terapie intensive (-2). Indicazioni positive arrivano anche dal rapporto della Fondazione Gimbe: nell’ultima settimana scendono i contagi (-8,9%), si svuotano le terapie intensive (-10,5%) e i decessi (-7%).

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