All'attacco l'ex direttore delle rassegna cinematografica capitolina

Duro botta e risposta tra l’ex direttore della Festa del Cinema di Roma, Antonio Monda, e Goffredo Bettini. In una lettera al quotidiano ‘La Repubblica’, Monda scrive tra l’altro: “Ho avuto l’onore di dirigere la Festa del Cinema per sette anni, e dal giorno di chiusura dell’ultima edizione non ho mai parlato, mentre un sito scandalistico scatenava sul mio nome una violenta campagna denigratoria, e parallelamente giungevano attestati di stima da parte di grandi esponenti della cultura mondiale. Ho aspettato che il sindaco e il presidente prendessero le loro decisioni: ora è il momento di fare gli auguri alla nuova direttrice e di chiarire un po’ di cose, che ho visto spesso capovolgere ad arte. Sarebbe assurdo tacere su quello che da settimane scrive tutta la stampa: sul mio nome pesa il veto di un politico locale perché ho contestato pubblicamente l’operato di una sua congiunta. Ovviamente il politico dichiara di non interessarsi a questa vicenda e men che mai alle nomine, ma non esiste persona a Roma che non ne parli”. Monda poi elenca i successi della sua gestione, ottenuti nonostante budget limitati rispetto alle prime edizioni.

“La lettera di Antonio Monda oggi su Repubblica, circa la sua vicenda con la Festa del Cinema di Roma, è molto grave”, replica Goffredo Bettini, del Pd, sulla sua pagina Facebook, sottolineando: “Non entro nel merito delle sue opinioni, piuttosto ho il dovere di smentire le menzogne rispetto alla mia condotta e al mio ruolo. Monda non mi nomina direttamente, ma dal testo è inequivocabile che si riferisca al sottoscritto. Avrei messo un veto politico sulla sua riconferma dopo 7 anni per interessi familiari, in quanto mia sorella Fabia dirige ‘Alice nella città’, una rassegna autonoma rivolta a ragazze e ragazzi che ha una convenzione con la Festa del Cinema dalla prima edizione. Non solo non ho messo veti, ma nessun politico, amministratore, giornalista, regista, produttore (potrei continuare) può sostenere di aver subito anche una minima o indiretta interferenza da parte mia per condizionare la scelta. Ho mantenuto un riserbo totale. Le decisioni sono state assunte in piena libertà dai soci e in primo luogo dal sindaco Gualtieri. Che mi piacerebbe confermassero pubblicamente ciò che sto affermando. Il Cda della Fondazione Cinema per Roma all’unanimità ha deciso di non confermare il direttore artistico, per un fatto (credo) persino fisiologico e di chiamare due personalità di grande prestigio come Gian Luca Farinelli e Paola Malanga per aprire una nuova fase di vita dell’evento”.

“Sono stato tirato per i capelli – conclude Bettini – in questa polemica; costruita ad arte in modo spregiudicato. Ma occorre ristabilire la verità quando si supera il segno. E il clima creato ha superato il segno. Saranno i miei avvocati a valutare se ci sono gli estremi per una querela penale e civile circa il riferimento ad un mio interesse personale o familiare in questa vicenda. La polizia di Stato si sta muovendo in modo eccellente per risalire ai nessi e agli autori materiali di una sporca vicenda che ha riguardato la mia famiglia: sono infatti arrivate nei mesi precedenti due lettere anonime a mia sorella”.

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