Il lavoro "per riportare i ragazzi a casa" prosegue a Mariupol, mentre nel resto del Paese le truppe "stanno respingendo costanti attacchi in quelle aree dove la Russia ancora sta tentando di avanzare"

“Grazie alle azioni dell’esercito ucraino, delle forze armate, dell’intelligence, del team negoziale, del Comitato internazionale della croce rossa e delle Nazioni unite, speriamo di poter salvare la vita dei nostri ragazzi”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, facendo riferimento all’evacuazione dei soldati dalle acciaierie Azovstal di Mariupol. Ha parlato di questo “difficile” 82esimo giorno, aggiungendo che “tra loro ci sono persone gravemente ferite. Viene loro data assistenza medica. Voglio sottolinearlo: l’Ucraina ha bisogno che i suoi eroi siano vivi. Questo è il nostro principio.
Penso che ogni persona degna comprenderà queste parole”. Zelensky ha aggiunto che il lavoro “per riportare i ragazzi a casa” prosegue a Mariupol, mentre nel resto del Paese le truppe “stanno respingendo costanti attacchi in quelle aree dove la Russia ancora sta tentando di avanzare”.

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