Prove di terzo polo tra Carlo Calenda e Matteo Renzi. “Ci incontreremo per discuterne, perché un accordo tra di noi non è nè scontato nè banale”, spiega il leader di Azione parlando delle possibili alleanze dopo lo strappo con il Pd. “Spero che nasca il terzo polo, ci sono le condizioni perchè nasca. C’è una discussione con Italia Viva che dev’essere chiara, ma l’accordo ancora non c’è”.”La sfida è vincere al proporzionale al Senato per tenere Draghi a Palazzo Chigi e sfasciare le destra”, ha detto il leader di Azione intervistato sul sito della Stampa dal direttore Massimo Giannini.

Le strade aperte per il partito di Renzi sono ancora due. La prima e quella di una corsa in solitaria con il nome Renzi sulla scheda e l’accordo con alcuni simboli tra cui la Lista Civica Nazionale di Federico Pizzarotti e la lista Moderati di Mimmo Portas. La seconda è quella di un accordo proprio con Azione per una lista unitaria. Tra i dirigenti di IV c’è scetticismo sulla possibilità che Calenda raggiunga un accordo. Lo riferiscono fonti di Italia Viva. Nella giornata di domani è attesa la convocazione degli organi di Italia Viva per decidere sul simbolo. Intanto con la E-news di oggi Italia Viva ha raggiunto i diecimila volontari per la campagna elettorale.

Nel Movimento 5 Stelle, intanto, Di Battista attacca Beppe Grillo: “E’ un padre padrone, io sotto di lui non ci sto”. “Io politicamente non mi fido di Beppe Grillo”. Così Alessandro Di Battista in un video sui suoi social dove spiega perchè non si è candidato con il M5s. “Anche se non dimentico quello che ha fatto per il paese e anche per me. Non solo lui ma anche GianRoberto Casaleggio. Beppe Grillo ci ha rimesso una valanga di soldi con il Movimento, oltre che la sua tranquillità personale. Grillo dovrebbe fare un passo di lato”, ha concluso.

“Una parte di me voleva candidarsi per portare avanti determinate battaglie, io continuerò a lavorare da fuori. È facile parlare da dentro quando si è disposti a barattare tutte le proprie idee per un seggio. Creerò un’associazione civica per fare cittadinanza attiva, politica da fuori del Parlamento, dal basso. Poi vedremo in futuro”. Così Alessandro Di Battista in un video sui suoi social dove spiega perchè non si è candidato con il M5s.

In mattinata anche la presentazione del simbolo di Forza Italia che vede la scritta ‘Berlusconi presidente’ nella parte bassa, quella ‘Partito popolare europeo’ in quella alta. A presentarlo è stato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Il leader Berlusconi, invece, non ha sciolto le riserve rispetto alla sua candidatura: “Sul mio futuro vedremo, oggi parliamo del futuro dell’Italia. Mi hanno assalito dicendo che era importante che mi candidassi, ora vediamo”. Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi in diretta a ‘Radio24’ rispondendo ad una domanda sulla sua candidatura

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