Un percorso espositivo nel centenario della nascita del poeta e scrittore

Il WeGil di Roma, hub culturale della Regione Lazio nel quartiere Trastevere, ospita la mostra ‘Pier Paolo Pasolini. Non mi lascio commuovere dalle fotografie’. Nel centenario della sua nascita, avvenuta a Bologna il 5 marzo 1922, il percorso espositivo, attraverso il mezzo della fotografia, vuole riportare l’attenzione su quello che è stato probabilmente l’intellettuale più intransigente, acuto e scomodo del secondo Novecento italiano e sulle sue principali esperienze personali, culturali e professionali. Il progetto, curato da Marco Minuz e Roberto Carnero, è promosso dalla Regione Lazio e realizzato da Laziocrea in collaborazione con Suazes, il palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Genova e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia. L’esposizione sarà visitabile da venerdì al 10 luglio prossimo.

“Il volto di Pasolini diventa così ‘la mappa’ per leggere il suo lavoro, la sua personalità, il suo pensiero e le sue scelte – scrive Marco Minuz, che ha curato la selezione fotografica – Metaforicamente la sua pelle, immortalata dal mezzo fotografico, diventa così spazio privilegiato per comprendere, con vicinanza, il percorso professionale di quell’inafferrabile uomo chiamato Pier Paolo Pasolini”. “Una mostra fotografica su Pasolini è un modo di avvicinarsi alla sua opera, magari per un primo approccio ai suoi testi, attraverso i ‘grandi temi’ che li caratterizzano, e in cui qui è stata organizzata l’esposizione – aggiunge Roberto Carnero, co-curatore del progetto e autore dei testi presenti nel percorso – Sarebbe bello che questa straordinaria occasione potesse essere colta soprattutto dai più giovani, da quei ragazzi a cui Pasolini ha dedicato tante delle sue riflessioni e ai quali continuava, e continua tutt’oggi, a parlare”.

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