Lampedusa: la spiaggia dei conigli gestita da Legambiente, dove nascono le tartarughe

Una spiaggia tra la sabbia dorata e l'acqua cristallina, dove è possibile restare a contatto con la natura, preservandola

Una spiaggia tra la sabbia dorata e l’acqua cristallina, dove è possibile restare a contatto con la natura, preservandola. E se si è fortunati si può anche assistere alla schiusa delle uova di tartaruga. È la spiaggia dei conigli di Lampedusa, uno spazio che la Legambiente Sicilia ha preso in gestione per consentire la fruizione dello spazio da un lato, la preservazione e la salvaguardia dall’altro. Per il secondo anno consecutivo infatti, nel tratto di spiaggia si entra con ingresso contingentato, 550 persone per turno, su prenotazione, una sola volta alla settimana (alla mail info@prenotazionespiaggiaconigli.it”mailto:info@prenotazionespiaggiaconigli.it”). “In realtà la riserva naturale sull’isola fu istituita nel 1995. Ci siamo accorti però che nella spiaggia c’era un’eccessiva antropizzazione, con la presenza di circa 2 mila persone al giorno – spiega Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – tutto ciò avrebbe causato non pochi problemi alla spiaggia: si stava assistendo ad un arretramento dell’arenile. Abbiamo quindi proposto all’assessorato regionale di competenza un progetto per la fruizione e la tutela del luogo ed è stato subito accolto”. La spiaggia è suddivisa in tre zone: la prima dove è possibile andare con l’ombrellone, la seconda dove è possibile recarsi solamente con il telo da mare ed infine una terza dove non è possibile accedere, perché qui nidificano le tartarughe. “Quest’ultima zona è interdetta ai visitatori per tutelare le uova delle tartarughe che qui vengono deposte dalle loro mamme – prosegue Zanna – se per caso una tartaruga depone le uova in una delle altre due zone, fruibili, i nostri volontari le prelevano e le portano nella zona a loro dedicata”. Sono numerosi i volontari che, con passione, vivono l’esperienza della schiusa delle uova delle piccole tartarughine. “E’ un’esperienza emozionante – spiega Elena Prazzi, operatore della riserva che gestisce anche l’area dedicata alle tartarughe – è emozionante anche assistere alla deposizione delle uova, da parte delle mamme. Le si vede muoversi con fatica, raggiungere il tratto che ritengono migliore e lentamente scavare una fossa, dove depongono le loro uova”. Poco prima della schiusa delle uova poi, i volontari, presidiano la zona dove si attende la nascita dei piccoli, giorno e notte. “La zona è presidiata giorno e notte, senza sosta – prosegue l’operatrice di Legambiente – proprio per essere presenti nel momento della schiusa e per aiutare i piccoli se ne hanno bisogno, a raggiungere il mare”.

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