Italia continua a invecchiare, nuovi minimi storici di culle vuote

Secondo dati Istat l'età media sale a 46,2 anni mentre l'aspettativa di vita alla nascita ha già superato gli 82 anni

 Non smette di invecchiare la popolazione in Italia dove le nascite hanno toccato un nuovo minimo storico e i centenari sono oltre 20mila. È la fotografia scattata dall’Istat nel rapporto sugli indicatori demografici.
L’età media sale a 46,2 anni mentre l’aspettativa di vita alla nascita ha già superato gli 82 anni. Gli over 65 sono 14 milioni 46 mila a inizio 2022 in base alle stime (+105 mila): rappresentano il il 23,8% della popolazione totale.
Il numero di ultracentenari raggiunge nel 2022 il suo più alto livello, oltrepassando la soglia delle 20mila unità, quadruplicato nell’arco di appena 20 anni (erano poco più di 5 mila nel 2002). La loro crescita va, dunque, assumendo le sembianze di un’evoluzione a carattere esponenziale (+43%).

 Però, rileva l’Istat, qualche segnale di vedere più culle – e non vuote – in Italia arriva dai primi dati dell’ultima parte dell’anno. la natalità è infatti in lieve aumento, stando ai primissimi dati. In linea generale, nel 2021 sono nati 399.400 bambini, e scrive l’Istat, poiché l’intenzione di diventare genitori delle coppie, manifestata nel 2020 – il primo anno del covid – ha “per lo più avuto corso nel 2020, alla più che consolidata questione nazionale della bassa fecondità si sono associati gli effetti del lockdown, generando ancora più incertezza nelle scelte di pianificazione familiare.

 È boom di matrimoni nel 2021 dopo lo stop imposto dal lockdown e dalle misure contro il covid. Superato il blocco pandemico del 2020, nel 2021 si sono celebrati 179 mila matrimoni, con una crescita dell’85% sull’anno precedente che non ha tuttavia riportato la frequenza annua al livello del 2019. Nel 2021 si è quasi tornati alla normalità grazie a 179mila celebrazioni (3 per mille abitanti), quando nel 2020 se ne riscontrarono appena 97mila (1,6 per mille). Non si tratta, scrive l’Istat, di un livello, quello espresso nel 2021, precisamente analogo a quello del 2019 (184 mila matrimoni) ma in linea col trend discendente degli anni antecedenti la pandemia (270 mila matrimoni nel 2002).
In un anno la popolazione italiana è diminuita di 250mila unità: al primo gennaio 2022, secondo i primi dati provvisori, la popolazione scende a 58 milioni 983 mila. Nell’arco di 8 anni, la perdita totale di popolazione è di 1,363mila persone. La popolazione residente è in riduzione costante dal 2014 quando risultava pari a 60,3 milioni.