Energia: patto energetico con Algeri per liberarsi da Mosca. Draghi: relazione andrà oltre comparto energetico

Il Presidente del Consiglio con i ministri Di Maio e Cingolani. In programma anche rinnovabili e idrogeno verde

 L’imperativo di Mario Draghi resta quello di ridurre “con rapidità” la dipendenza dal gas russo e “difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto” in Ucraina. Per questo gli accordi che il Presidente del Consiglio e il Governo italiano firmano ad Algeri rappresentano “una risposta significativa a questo obiettivo strategico e altri – annuncia l’inquilino di palazzo Chigi – ne seguiranno”. Il patto energetico – sottoscritto dall’ad Eni Claudio De Scalzi e dai vertici di Sonatrach – prevede di aumentare le capacità disponibili di trasporto del gasdotto TransMed per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24. I dettagli dell’operazione li dà il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. “Da Algeri avremo circa 3 miliardi di metri cubi di gas entro l’anno e 6 miliardi l’anno prossimo, 3 di gas e 3 di gnl per arrivare a 9. Poi – spiega – dal 2024 avremo 9 miliardi di fornitura costante o su una rampa che va a crescere, con più gas che gnl”.

 Non solo. “L’Italia – annuncia Draghi – è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione”. Il lavoro di cooperazione svolto da Cingolani, Luigi Di Maio e i rispettivi omologhi fa ben sperare. “Continuiamo a lavorare senza sosta per la sicurezza energetica del nostro Paese”, esulta su Twitter il ministro degli Esteri. Prossime tappe Congo e Angola, poi Mozambico a fine aprile. “Lavoriamo, non siamo quelli dell’annuncite”, taglia corto Di Maio. In parallelo, poi, a Roma, si lavora ai meccanismi per facilitare e velocizzare la produzione di energie rinnovabili. Il tema è sul tavolo dei ministri competenti, anche se non dovrebbe approdare nel Cdm in agenda mercoledì ma andare più avanti.

 In ogni caso, anche su questo fronte, la partnership con i paesi dell’area del Mediterraneo sarà fondamentale. Anche con Algeri, assicura Draghi incontrando la comunità italiana in ambasciata “la relazione andrà oltre il comparto energetico. Nei prossimi mesi vogliamo alimentare le relazioni in tutti i livelli. Penso all’agroalimentare, al settore elicotteristico, al marittimo, alla costruzione di navi, alle rinnovabili. L’atteggiamento è aperto a una varietà di collaborazioni”. La prossima occasione utile sarà il quarto Vertice Intergovernativo che si terrà nella capitale algerina il prossimo 18 e 19 luglio.

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